Le 10 Performance Cinematografiche del 2015

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Di Simone Fabriziani
In un anno dominato da grandiose pellicole incentrate su potenti figure femminili, anche la nostra personalissima TOP 10 delle più indelebili performance del grande schermo di questo morente 2015 è dominata per buona parte dalle donne, grandi protagoniste di questa ricchissima annata cinematografica.
N.B. Nella classifica non sono stati inseriti i film che abbiamo visionato nei primi mesi del 2015 ma che tuttavia sono appartenuti alla Stagione dei Premi 2014, pertanto qui assenti.
Via con il countdown! 

10. Johnny Depp “Black Mass”

Nel discusso ritorno alla forma artistica di uno dei più istrionici ed iconici interpreti statunitensi degli ultimi venti anni, Depp si insinua dietro un’ingombrante maschera facciale per interpretare l’anima nera di Whitey Bulger (uno dei più efferati criminali della città di Boston degli ultimi decenni) andando miracolosamente oltre il trucco: Depp offre allo spettatore la sua performance più profonda e oscura dell’ultima e ben poco fortunata parte della sua carriera, donando una ferocia e una spietatezza al volto di Bulger che non dimenticheremo facilmente. 
9. Emily Blunt e Benicio Del Toro “Sicario”

Il lupo e l’agnello si ritrovano intrappolati nella guerra senza fine tra i cartelli della droga lungo il sottile confine tra Stati Uniti e Messico, tra quell’immaginaria linea che divide il bene dal male. Se Del Toro regala allo spettatore e la ruvidezza necessaria al ruolo dell’agente antidroga dai molteplici segreti, Emily Blunt dona al suo personaggio fragilità e determinazione, in un gioco di interpretazioni tre le migliori nella pur ricca carriera dei due performer.
8. Alicia Vikander “Ex Machina”

Mai un robot è stato cosi sexy, affascinante, conturbante, astuto, intelligente. Merito senza dubbio della mente del bravo sceneggiatore (qui alla prima regia) Alex Garland, ma soprattutto della svedese sulla cresta dell’onda Alicia Vikander nel ruolo che l’ha definitivamente consacrata al pubblico internazionale e che regala un ritratto di intelligenza artificiale memorabile: amore, odio, rabbia, frustrazione, desiderio, paura, determinazione, astuzia. Indimenticabile.
7. Jane Fonda “Youth- La Giovinezza”

6 minuti da applausi per il cammeo più indelebile del 2015.
Stiamo parlando della leggendaria Jane Fonda che nell’ultimo, discusso film di Paolo Sorrentino ruba la scena al già nutrito Cast del film con un ironico e sferzante monologo sull’arte e sulla futilità di essa nel momento della vecchiaia. E si guadagna una candidatura al Golden Globe.
Se dovesse ottenere una Nomination all’Oscar entrerebbe nella storia dell’Academy con la performance candidata con il minor numero di minuti in scena dopo quella premiata nel 1976 di Beatrice Straight in “Quinto Potere”.
6. Mark Rylance “Il Ponte delle Spie”

Secondo voi è possibile mettere in secondo piano Tom Hanks in un film di Steven Spielberg? Secondo noi si, e la prova è “Il Ponte delle Spie”, dove Mark Rylance (attore britannico di teatro, cinema e tv di raffinata bravura) mette in scena una performance di rara misuratezza nel ritrarre la spia sovietica Rudolf Abel al centro di una controversia diplomatica nel bel mezzo della Guerra Fredda tra Stati Uniti e Russia. La prova di come l’esperienza teatrale di un performer regali momenti di grande emozione, anche senza urla, lacrime e chili di trucco.
5. Essie Davis “Babadook”

Nel più bel film horror dell’anno (ma la pellicola australiana dell’esordiente Jennifer Kent è del 2014), il terrore non deriva dal sangue e da colpi di scena spicci, bensì dall’orrore psicologico di una mente danneggiata da un tremendo trauma del passato. La discesa nell’inferno dell’instabilità mentale è affidata ad una magistrale e terrificante Essie Davis, da noi poco conosciuta ma interprete australiana di cinema e tv di straordinaria duttilità. Senza dubbio la figura cinematografica di madre da evitare nel panorama filmico dell’anno che sta finendo.
4. Paul Dano “Love and Mercy”

Se il genere cinematografico del biopic risulta inflazionato negli ultimi anni, arriva il film indie statunitense che ci fa ricredere. Il bellissimo ( e da noi ancora inedito) “Love&Mercy” racconta con dinamicità ed intelligenza la straordinaria vita di Brian Wilson, leader dei Beach Boys e artista rivoluzionario della pop music internazionale, dagli esordi fino alla scalata del successo intervallata da psicosi e crisi depressive sublimemente messe in scena dalla doppia performance di Paul Dano e John Cusack; ma è il giovane attore statunitense che ruba la scena e conferma lo straordinario talento di un interprete che abbiamo imparato ad amare sin dal 2006 con il delicato “Little Miss Sunshine”.
3. Michael Fassbender “Steve Jobs”

Non crediamo siano necessarie altre parole per inquadrare lo straordinario talento di questo interprete britannico, eppure performance dopo performance ci cattura completamente, e ci lascia a bocca aperta. Il meraviglioso e teatrale biopic dedicato alla figura del guru dell’informatica Steve Jobs diretto dal Premio Oscar Danny Boyle ne è la conferma: Fassbender dimostra estrema duttilità e coraggio nell’affrontare gli angoli più bui della vita pubblica e privata di uno dei più influenti uomini del pianeta offrendo un ritratto inedito e assolutamente memorabile dell’uomo della “mela” più famosa del mondo in tre fasi chiave della sua carriera. Imperdibile ed impeccabile.
2. Brie Larson e Jacob Tremblay “Room”

Quanti sono i film incentrati sul rapporto madre-figlio che abbiamo visto fin da quando ci siamo rapportati alla settima arte? La risposta: a centinaia. Ecco arrivare invece il film che ci fa ricredere: tratto dal bellissimo romanzo omonimo di Emma Donoghue (qui anche sceneggiatrice), “Room” mette in scena tra le anguste parti di una stanza il ritratto più commovente ed onesto dell’amore di una madre per il figlio degli ultimi anni; e il merito va tutto al folgorante debutto del piccolo Jacob Tremblay, una vera e propria forza della natura, e la “indie” girl Brie Larson, prossima candidata all’Oscar nella cinquina femminile. Due performance semplicemente toccanti ed indimenticabili che speriamo vengano giustamente premiate dai premi maggiori dei prossimi mesi.
1. Cate Blanchett e Rooney Mara “Carol”

Ufficialmente la nostra coppia cinematografica dell’anno. In una delle più belle storie d’amore raccontate sul grande schermo degli ultimi anni, la maestria e l’eleganza della regia di Todd Haynes abbraccia una fredda e nevosa New York Anni 50 riscaldata dalla passione delle due protagoniste; una fragile ed innamorata, l’altra bellissima ed elegante, entrambe imbrigliate in un amore proibito lontano dagli schemi della società benpensante del tempo. Impossibile dopo aver visto il film dimenticare i gesti, gli sguardi e i bellissimi occhi di una sfavillante Blanchett e una Rooney Mara che spezza il cuore dello spettatore. Il nostro doppio colpo di fulmine dell’anno, senza esitazioni.
Quali sono invece i vostri colpi di fulmine attoriali del 2015? Diteci i vostri nomi nei commenti!