29.3.16

Le 5 migliori performance di Jessica Chastain

Di Daniele Ambrosini

Jessica Chastain inizia la sua carriera prendendo parte a pellicole indipendenti fino ad arrivare a recitare in Wilde Salomé di Al Pacino che poi la raccomanda a Terrence Malick per una parte in The Tree Of Life, ruolo che le fa raggiungere la notorietà. Nello stesso anno, nel 2011, prende parte ad altre 4 pellicole imponendosi così all'attenzione del grande pubblico.

Da allora ha avuto modo di prendere parte a pellicole indipendenti, a blockbuster, film d’autore e collaborare con importanti attori e registi. Le sue performance sono sempre di alto livello e ad oggi una delle rosse più famose di Hollywood ha conquistato un Golden Globe ed è stata candidata a due Oscar, ma vediamo quali sono state le sue migliori interpretazioni.
La scomparsa di Eleanor Rigby (2013)
Il film-esperimento di Ned Benson racconta la tormentata storia d’amore tra Eleanor e Conor (interpretato da James McAvoy) dal punto di vista di entrambi, infatti la pellicola consta di tre parti Him, Her e Them, quest'ultima sostanzialmente monta le prime due per farne uscire un punto di vista “oggettivo”. Il segmento dedicato al personaggio di Eleanor è probabilmente il migliore, Jessica Chastain offre una performance notevole, il suo è un personaggio con un passato travagliato che tenta di farsi forza e sebbene non abbia grandi monologhi o battute memorabili, molto è fatto sulla psicologia del personaggio a cui la Chastain dona quel qualcosa in più che lo rende davvero interessante.
 
Take Shelter (2011)
Curtis e sua moglie Samantha vivono in una piccola cittadina dell’Ohio, hanno una figlia non udente e poco denaro per provvedere alla vita di tutti i giorni e alle spese sanitarie della figlia, ma la loro vita sembra procedere bene finché Curtis non inizia ad avere ricorrenti visioni su delle tempeste e decide di costruire un rifugio per la sua famiglia. Il film di Jeff Nichols presentato ed accolto benissimo a Cannes, dove concorreva nella Settimana della critica, contribuì al successo della Chastain che nello stesso anno era anche in concorso con The Tree of Life. La sua interpretazione di Samantha le permette di confrontarsi con un personaggio unico all’interno della sua filmografia, una madre di famiglia, appartenente al proletariato e a cui ne sono capitate di tutti i colori: dalla figlia nata non udente, alle spese mediche che questo ha comportato alla presunta schizofrenia paranoica del marito. La Chastain ci dona un’interpretazione piena di pathos, profondamente sentita e convincente in quella che resta una delle migliori pellicole all’interno della sua filmografia.

 
The Help (2011)
Il film di Tate Taylor racconta della situazione delle cameriere di colore nel Mississippi degli anni ’60, uno stato conservatore in pieno dibattito sui diritti civili. Il cast del film è davvero invidiabile: Emma Stone, Viola Davis, Octavia Spencer, Bryce Dallas Howard, Allison Janney e Jessica Chastain. Per il ruolo di Celia Foote arriva la prima candidatura ai Golden Globe e agli Oscar in supporting, dove viene battuta dalla compagnia di set Octavia Spencer. Celia è allegra, spensierata e molto ingenua, la Chastain offe un’interpretazione strepitosa con questo personaggio sopra le righe e molto spesso ruba la scena alle altre grandi interpreti del film.
 
The Tree Of Life (2011)
Il film diretto da Terrence Malick è in assoluto il miglior film nella filmografia della Chastain e qui dona una delle sue prime grandi interpretazioni. Il film narra della famiglia O’Brien, famiglia medio-borghese del Texas degli anni ’50 attraverso il flusso dei ricordi di uno dei tre figli, Jack. Il film di Malick non è solo questo, nel flusso di coscienza c’è ampio spazio per le riflessioni del  protagonista, essenzialmente religiose. Ed uno degli spunti di partenza del film è la riflessione sulla via della Natura e la via della Grazia, incarnati agli occhi di Jack dai due genitori. Jessica Chastain per questo non è solo la Signora O’Brien ma è la Grazia stessa, un ruolo non semplice da sostenere. La sua interpretazione è eterea, spesso sussurrata, per un personaggio sfuggente ma importantissimo all’interno dell’opera.

 
Zero Dark Thirty (2012)
Nel film del premio Oscar Kathryn Bigelow, che narra l’attività dei servizi segreti che ha portato all’uccisione di Osama bin Laden, Jessica Chastain da il meglio di sé. Il suo ritratto di una donna ambiziosa e determinata a portare a termine la sua missione contro tutto e tutti è travolgente, è lei a reggere sulle sue spalle l’intero film dimostrando di potersi districare abilmente in ogni tipo di ruolo. Per questo film ha ricevuto la sua seconda candidatura all’Oscar, questa volta come protagonista, dove viene però battuta da Jennifer Lawrence, ed ha vinto il Golden Globe Drama.