Di Dario Ghezzi
Perry (Ewan McGregor) e Gail (Naomi Harris) sono una giovane
coppia in crisi in vacanza in Marocco dove l’uomo stringe amicizia con Dima
(Stellan Skarsgard), un milionario russo. Durante la festa di compleanno della
figlia, Dima consegna a Perry una chiavetta USB da consegnare all’MI6 quando
tornerà a Londra. Una volta nella capitale inglese, i due coniugi verranno
coinvolti dall’agente Hector (Damian Lewis) in una storia di spionaggio
internazionale.
Uscirà il 5 maggio Il Traditore Tipo di Susanna White, basato
su un romanzo di John Le Carrè. La pellicola mostra come due persone
normalissime possano trovarsi alle prese con una situazione pericolosa e molto
più grande di quanto pensassero. Nel film, man mano che la vicenda spionistica
va avanti e si fa sempre più pericolosa, abbiamo la ricostituzione del rapporto
tra Perry e Gail, i quali riusciranno a riscoprirsi e a sanare le loro
incomprensioni, decidendo di rischiare la propria vita pur di aiutare Dima e la
sua famiglia.
Il Traditore Tipo unisce drama, spionaggio e thriller sullo
sfondo di numerose location come Berna, Berlino, le Alpi francesi e il Marocco,
dando ampio respiro a una storia a tratti prevedibile e poco credibile. La
velocità con cui Gail passa dal non voler aiutare Dima a rischiare la sua stessa
sopravvivenza è resa in modo semplicistico.
Non mancano, sicuramente, momenti di pathos a fronte di
derive sentimentali fin troppo scontate, al netto di un eterno conflitto amore
e morte. Il Traditore Tipo strizza l’occhio a Alfred Hitchcock e punta il dito
contro il rapporto istituzioni-mafia che permea ogni ambiente della politica.
Mancano scene propriamente d’azione, assenti esplosioni e derive action
tipicamente hollywoodiane, e facendo giocare la pellicola sul filo della
psicologia, dell’attesa, sul dialogo.
La sceneggiatura è affidata a Hossein Amini, il quale cerca
di trovare un escamotage per proiettare il romanzo di La Carrè ancora più a
fondo nel 21° secolo facendo in modo di comporre la coppia da persone di etnie
diverse, dove la donna di colore ci viene mostrata come personalità forte e di
successo a dispetto di un uomo fedifrago. La fotografia è di Anthony Dod Mantle
che crea una straordinaria sequenza di apertura con una danza del ballerino
Carlos Acosta e che delinea il motivo del film: un uomo sospeso in aria. Un
uomo come Dima ma anche come Perry.
VOTO: 2/5