Ci ha abbandonato improvvisamente a 77 anni l'eminente attore britannico John Hurt, esempio indiscusso negli anni di talento, stile e compostezza inglese sia sul grande schermo che sui palcoscenici in lingua inglese. Dopo una lunga battaglia contro il cancro, Sir John Hurt non ce l'ha fatta.
Anziché ripercorre tutta la sua sterminata carriera divisa tra teatro, cinema e tv, la Redazione ha voluto scegliere tre ruoli essenziali per ricordare questo straordinario interprete candidato due volte al Premio Oscar.
Fuga di Mezzanotte (1978)
Per il suo ruolo di supporto nel capolavoro scandaloso di Alan Parker John Hurt riceve la sua prima candidatura all'Oscar ed un Golden Globe come Attore Non Protagonista. Il film vincerà poi l'Oscar alla Sceneggiatura Non Originale scritta da Oliver Stone. Il suo Max è indimenticabile:
The Elephant Man (1980)
Il ruolo che gli ha regalato notorietà internazionale ed una seconda (ed ultima) Nomination all'Oscar è nel capolavoro di struggente bellezza e poesia di David Lynch. La storia tragica del fenomeno da baraccone più infaustamente celebre della Londra vittoriana non è soltanto raccontata dietro il complicato trucco facciale imposto ad Hurt, ma dalla sua performance più complessa e d interiore. Semplicemente da manuale.
V Per Vendetta (2005)
Attivissimo anche nel cinema mainstream (basti pensare alla partecipazione nella saga di "Harry Potter"), John Hurt è anche ricordato dalla nuova generazione di spettatori cinematografici come ideale antagonista del giustiziere mascherato nato dalla mente di Alan Moore e portato sul grande schermo nel 2005 da James McTeague con enorme successo. Figura dittatoriale e oligarchica di orwelliana memoria, il minaccioso Primo Ministro di John Hurt conferma la popolarità e la versatilità di un interprete britannico che ha attraversato i decenni con grande stile, senza mai sfiorare lo status velenoso di divo del grande schermo. Un esempio di professionalità di cui si sentirà la mancanza.
The Elephant Man (1980)
Il ruolo che gli ha regalato notorietà internazionale ed una seconda (ed ultima) Nomination all'Oscar è nel capolavoro di struggente bellezza e poesia di David Lynch. La storia tragica del fenomeno da baraccone più infaustamente celebre della Londra vittoriana non è soltanto raccontata dietro il complicato trucco facciale imposto ad Hurt, ma dalla sua performance più complessa e d interiore. Semplicemente da manuale.
V Per Vendetta (2005)
Attivissimo anche nel cinema mainstream (basti pensare alla partecipazione nella saga di "Harry Potter"), John Hurt è anche ricordato dalla nuova generazione di spettatori cinematografici come ideale antagonista del giustiziere mascherato nato dalla mente di Alan Moore e portato sul grande schermo nel 2005 da James McTeague con enorme successo. Figura dittatoriale e oligarchica di orwelliana memoria, il minaccioso Primo Ministro di John Hurt conferma la popolarità e la versatilità di un interprete britannico che ha attraversato i decenni con grande stile, senza mai sfiorare lo status velenoso di divo del grande schermo. Un esempio di professionalità di cui si sentirà la mancanza.