Meryl Streep onorata con il Cecil B. DeMille Award: La carriera dell’inarrivabile attrice dei record

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Di Alfredo Di Domenico

Dopo l’annuncio delle candidature ai Golden Globe, Meryl Streep ha superato il suo stesso record, sfondando il tetto delle 30 candidature. Apparsa in quasi 70 film dal 1977, ha lavorato anche in tv saltuariamente e si può tranquillamente affermare che è stata candidata per la metà delle volte che è apparsa danti alla macchina da presa.

Acclamata ed apostrofata dai critici come “la più grande attrice vivente” quasi ogni anno ritorna sul grande schermo con performance superlative, spesso in film non altrettanto eccellenti, ed entra nei buzz dell’awards season insidiando le giovani attrici in cerca di consacrazione.
Sebbene quest’anno non abbia rappresentato un serio pericolo per le altre 4 candidate, la Streep non torna a casa a mani vuote. Infatti l HPFA, che negli ultimi 40 anni si è dimostrata sempre generosa con lei le ha tributato il più grande degli onori, dopo 30 nomination e ben 8 vittorie ha ricevuto ieri alla cerimonia dei Golden Globes il prestigioso Cecil B. DeMille Awards alla Carriera.
Ha riportato vittorie in 8 occasioni 5 delle quali dal 2002 ad oggi. Ha vinto nel 1979 in Supporting per Kramer Vs Kramer, nel 1981 e nel 1982 il Leading per La donna del tenente Francese e La Scelta di Sophie. Passeranno 20 anni prima che Meryl possa mettere le mani sul 4° Globe. L’occasione arriva nel 2002 quando conquista la doppia candidatura per The Hours e Adaptation. Proprio questo ultimo titolo le fa vincere la statuetta rimettendo in moto la sua carriera dopo un brevissimo periodo di declino.


Il tempo degli onori continua perché l’anno successivo trionfa grazie a Mike Nichols e la sua serie Angels in America, in cui Meryl dà prova della sua indole camaleontica interpretando diversi personaggi e si aggiudica il Globe come Migliore Attrice per la Tv. Il diavolo Veste Prada sancisce definitivamente il suo status di migliore attrice vivente portandosi a casa il 6° Globe, eguagliando il record di Jack Nicholson, Angela Lansbury e Alan Alda. Ma non è abbastanza con Julie & Julia e The Iron Lady arriva a quota otto Golden Globe. 

In un tempo in cui le attrici della sua età si ritirano dalle scene o vengono onorate con premi alla carriera Meryl non si fa da parte, ritirando un meritatissimo tributo per il suo fantastico lavoro  e concorrendo per una nuova vittoria grazie a Florence Foster Jenkins. Nessuno come lei.