Sebbene sia il pilot il momento fondamentale per il canale e per gli spettatori per decidere, se e come, continuare la visione del prodotto, è in realtà ben più interessante vedere almeno i due episodi successivi, che credibilmente saranno quelli che suggeriranno il reale il ritmo della narrazione per tutto il resto della durata della serie.
Anche se si tratta di un totale di otto episodi, era fondamentale assistere già in questo secondo episodio ad una qualche massiccia rivelazione, che però tarda ad arrivare. I toni grigi, fangosi e maleodoranti della Londra di Delaney non stancano (per ora), dimostrando invece una grande attenzione e un investimento di risorse per differenziare le location e i pittoreschi personaggi.
Si infittisce la trama politica riguardante la compagnia delle indie e l'isola ereditata dal personaggio di Tom Hardy, mettendo da parte, se non per brevi parentesi, la sotto trama esoterica e degli anni in Africa del protagonista. Vengono introdotti nuovi personaggi, sicuramente d'importanza maggiore per i prossimi episodi , ad esempio Lorna Delaney (Jessie Buckley), un'inedito Mark Gatiss nel ruolo del pomposo principe ereditario, il misterioso Atticus e un sempre piacevole Michael Kelly che nell'insieme aiutano a dare un sentore di una sceneggiatura meticolosamente calcolata e che nell'immediato futuro ci convincerà anche di più di come ha fatto adesso.
La sensazione generale dell'episodio è di voler presentare una situazione parzialmente statica (in diretta reazione al pilot così ricco di possibili sottotrame) che inevitabilmente tenderà ad un reazione caotica preannunciata dai primi versamenti di sangue mostrati al termine dell'episodio in questione e più o meno velatamente proposti oralmente per tutti i 50 minuti circa dell'episodio. L'alto livello del progetto si avverte anche nei "momenti morti" e nelle ricostruzioni, nella fotografia, nei costumi e nella recitazione, che come ormai è chiaro per la maggior parte dei progetti BBC, è una certezza.
La vendetta del protagonista, la vera relazione con la sorellastra (e un'astioso marito che si spera si liberi o spieghi meglio questo atteggiamento altrimenti abbondantemente già visto), il passato con gli africani, il fato dell'isola (non ancora vista) e dei suoi misteriosi abitanti sono un gran numero di spunti per rendere la serie ricca di colpi di scena, che diciamo senza ormai troppe mezze misure, attendiamo con ansia, anche perché l'andamento mostrato in questo secondo episodio più si adatta ad una serie ben più longeva (magari da 12 episodi), mentre qui si ha come la sensazione che ogni momento meriti di essere sfruttato al meglio.
VOTO: 7/10