13.3.17

Da Elizabeth a The Crown: La monarchia inglese raccontata sullo schermo

Di Alfredo Di Domenico

La storia della monarchia inglese ha sempre offerto numerosissimi spunti per delle grandi sceneggiature, specie le vicende legate alla storia della famiglia reale nell'ultimo secolo. Dagli anni '30 ad oggi numerosi attori e attrici hanno messo la corona sul capo e sono entrati in scena interpretando alcuni tra i più leggendari sovrani britannici, da Alfredo il Grande a Enrico II, da Elisabetta I alla Regina Vittoria, dalla scandalosa love story di Re Edoardo VIII alla sempreverde Regina Elisabetta II.

Laurence Olivier  ha pensato per primo di trasporre sullo schermo la figura di Enrico V, cantata ed eternata nei versi di William Shakespeare, ricevendo un Oscar speciale per questa impresa nel 1947: "Per i suoi notevoli traguardi come attore, produttore e regista nella trasposizione cinematografica dell'Enrico V". Sulle sue orme anche Sir Kenneth Branagh realizzò la sua versione nel 1989, mentre negli ultimi anni la serie tv inglese The Hollow Crown, purtroppo ancora inedita in Italia, esibisce un cast di prim'ordine per la trasposizione sul piccolo schermo dello stesso dramma shakespereano.


Uno dei personaggi più rappresentati sullo schermo è senza dubbio quello della Regina Elisabetta I che ha avuto il volto di Bette Davis, Viven Leigh, Glenda Jackson, Judi Dench, Cate Blanchett ed Helen Mirren, tanto per citarne alcune. Un personaggio storico di grande spessore che ha portato fortuna a tutte le sue interpreti, che si sono aggiudicate premi e nomination, ma è la Dench l'unica ad aver vinto l'Oscar per questo personaggio.  Innumerevoli i film sulla figura di Enrico VIII, tra i molti interpreti ricordiamo Charles Laughton negli anni '30, vincitore dell'Oscar proprio per il film Le sei mogli di Enrico VIII, Richard Burton in Anna dei mille giorni,  fino a Jonathan Rhys Meyers con la blasonata serie I Tudors. Enrico II è stato portato due volte sul grande schermo da Peter O' Toole, che entrambe le volte ha ricevuto una candidatura agli Oscar, in Becket nel 1964 e nel magnifico Il Leone d'Inverno del 1968 accanto ad una prodigiosa Katharnine Hepburn nelle vesti della Regina Eleonora D'Aquitania, ruolo che le è valso il terzo Oscar. Del 2003 è invece l'omonima serie tv con Sir Patric Stewart e Glenn Close come protagonisti.

Tra le altre sovrane, oltre a Elizabeth, ricordiamo Maria Stuarda, che ha avuto tantissimi volti tra cui quello di Katharine Hepburn negli anni '30 e Vanessa Redgrave in Maria Stuarda, regina di Scozia del 1971; "la regina dei nove giorni" Jane Gray con una debuttante Helena Bonham Carter e la Regina Vittoria la cui lunga vita ha ha ispirato diversi registi negli ultimi 20 anni a partire da John Madden con Mrs. Brown con una magnifica Judi Dench, candidata all'Oscar nel 1997. The Young Victoria di Jean-Marc Vallée con una bellissima Emily Blunt e la serie dell'anno scorso Victoria. 



A destare curiosità è stata anche la storia dell'abdicazione di Edoardo VIII per amore della signora Simpson e di conseguenza l'ascesa al trono di Giorgio VI. Le vicende dell'abdicazione sono state trasposte sul grande e piccolo schermo, con Madonna nelle vesti di regista, nell'elegante W.E., e nell'acclamato Il discorso del Re con Colin Firth nei panni di Re Giorgio VI e Helena Bonham Carter nei panni della Regina Elizabeth. Nomination per entrambi e vittoria per Colin. Anche l'attuale sovrana è parecchio gettonata, è stata infatti portata in tv con l'acclamata serie The Crown con la giovane e delicata Claire Foy, al cinema con The Queen e a teatro con The Audience, negli ultimi due casi col volto dell'inimitabile Helen Mirren che molto deve a questo ruolo visto che le ha portato un Oscar e un Tony. Helen è stata protagonista anche di un altro film a tema reale ovvero La pazzia di Re Giorgio del 1994. Sia lei che il protagonista Sir Nigel Hawthorne furono candidati ed entrambi avrebbero meritato di vincere.

L'Academy ha sempre avuto un debole per le storie reali, a dimostrazione di ciò i numerosi Oscar e le nomination assegnate ad attori e attrici che si sono seduti sul trono. L'interesse per i reali non si è ancora esaurito, aspettando la seconda stagione di The Crown presto in arrivo, John Madden riporterà la regina Vittoria sul grande schermo e nuovamente Judi Dench vestirà panni della sovrana. Anche Ryan Murphy ha già programmato il soggetto del secondo capitolo della saga Feud ovvero Charles and Diana. Sebbene la monarchia inglese sia quella più trattata anche altre teste coronate sono state portate sullo schermo: quelle francesi, russe e danesi infatti hanno avuto il loro piccolo momento di gloria. Ricordiamo la regina Maria Antonietta, ritratta diverse volte, l'ultima nel bellissimo Marie Antoinette di Sofia Coppola, oppure le terribili vicende della famiglia imperiale Russa raccontante in film come l'epico Nicola & Alessandra vincitore di 2 Oscar del 1972, o in Anastasia del 1956 con Ingrid Bergman premio Oscar. Altro esempio è la serie vincitrice del Golden Globe, Rapsutin, o ancora l'Imperatrice Caterina degli anni '30 con una divina Marlene Dietrich, di cui si vocifera un nuovo adattamento cinematografico. Restando in tema di dive ricordiamo, sempre di quel periodo, La regina Cristina di Svezia che portò la sua protagonista, ovvero Greta Garbo, alla soglia dell'Oscar.

Recentemente il film Royal Affair diretto da Nikolaj Arcel fu candidato all'Oscar per miglior film straniero, la storia è ambientata nel XVIII secolo, alla corte del re Cristiano VII di Danimarca, e si concentra sulla storia d'amore tra la moglie del sovrano, Carolina Matilde di Hannover, ovvero il premio Oscar Alicia Vikander e il medico reale, Johann Friedrich Struensee.

Scoprire i retroscena delle vite dei nobili, dei reali, inconsciamente incuriosisce tutti, entrare nei palazzi e nelle vite di queste persone e scoprire i loro vizi, le loro abitudini, le loro debolezze, il loro modo di vivere, quello che li rende irragiungibili e affascinanati. Questo forse ci avvicina a loro e ci fa comprendere che sotto i mantelli, sotto le corone si nasconodo uomini e donne come tanti altri, che al pari di noi tutti si ritrovano ad affrontare i casi strani della vita dove avere o meno una corona non fa alcuna differenza.