Il regista de La notte dei morti viventi, cult indiscusso del 1968, George A. Romero si è spento ieri a New York all'età di 77 anni. Se ne va un pezzo di storia del cinema contemporaneo, nonché un importante contributor all'evoluzione del genere horror. Non è infatti erroneo definire Romero il papà degli zombi.
Il già citato cult La notte dei morti viventi è stato il suo risonante esordio alla regia, ma non l'unico grande centro della sua carriera. Nel 1973 ha portato in sala l'ancora più sperimentale La città verrà distrutta all'alba che lo ha sancito come regista di zombi movie, divenendo uno dei più richiesti degli anni '70. Nel 1978 ha infatti diretto Wampyr e Zombi, ma è solo all'inizio degli anni '80 che giunge il suo ennesimo cult: Creepshow. Negli anni successivi le autocitazioni e il ritorno sulla sua tematica più familiare non sono mancate, come per Il giorno degli zombi. Nel nuovo millennio ha aperto poi le danze con Bruiser - La vendetta non ha volto e ancora una volta, i divertenti La terra dei morti viventi (2005) e Le cronache dei morti viventi (2007).
George A. Romero è stato un regista votato alla sperimentazione fin dal suo esordio, non a caso definibile visionario, il suo contributo alla settima arte rimarrà indelebile, così come le sue inquietanti e iconiche pellicole horror.