5.7.17

Spider-Man: Homecoming - La recensione

Di Simone Fabriziani

Peter Parker è, molto probabilmente, il più popolare alter ego di casa Marvel; sotto il costume di Spider-Man, è ancora più popolare. Non esistono generazioni occidentali che non conoscano il nome dell'Uomo Ragno, il più celebre tra i supereroi della cultura pop, alla pari con i miti di casa DC Batman e Superman. Non è dunque un caso che la storia cinematografica della creatura nata dalla mente di Stan Lee abbia avuto innumerevoli adattamenti di più o meno successo e altrettanti volti celebri: dal "primo" Tobey Maguire allo sfortunato Andrew Garfield, fino al "bimbo-ragno" del giovanissimo Tom Holland.

Era facile o difficile dunque riproporre per la terza volta, con un terzo nuovo volto le avventure dell'amichevole Spider-Man di quartiere? Era a nostro avviso più difficile, vista anche la scomoda posizione produttiva di franchise e di universo narrativo condiviso di inserire l'Uomo Ragno nel continuum che porterà a partire dal prossimo anno alla resa dei conti Marvel con Avengers: Infinity War. In tal senso lo Spider-Man: Homecoming di John Watts centra il bersaglio, evitando paragoni scomodi con l'inarrivabile trilogia di Sam Raimi ed inserendo alla perfezione un nuovo, fresco tassello al patchwork iniziato a partire dal 2008 con il primo capitolo del fortunato Iron Man.


Cioè che funziona veramente nel film di Watts è l'aver saputo inquadrare con ironia, leggerezza e disimpegno nerd un nuovo Peter Parker più vicino alla sensibilità dei fumetti odierni: quindicenne, sfigato, profondamente nerd, invaghito di una compagna di college ma con un segreto inconfessabile: è proprio lui l'amichevole Spider-Man di quartiere, pronto ad assicurare i malfattori del Queens a New York alla giustizia o a far colpo su Tony Stark, qui mentore intransigente e ruba scena che mette alla prova il bimbo-ragno: se passerà il "test di maturità" richiesto, potrà essere risorsa imprescindibile degli Avengers e coronare il suo sogno da teenager nerd e sognatore. A mettersi di mezzo la cotta per Liz, la festa di fine scuola che incombe e un misterioso trafficante di armi aliene pronto a dar battaglia all'arsenale della Stark Tower.

Lineare, frizzante, esagitato, spettacolare, irriverente e (lo abbiamo già detto?) nerd nel cuore, il nuovo Spider-Man di Tom Holland ha già conquistato i fan di mezzo mondo; complice una bella storia di maturità e di passaggio di età impreziosita da collaborazioni eccellenti: dalla inusuale zia May di Marisa Tomei all'anima nera dell'universo condiviso Robert Downey Jr., fino a passare ad un divertito Michael Keaton, da Batman di Tim Burton a inedito villain a tutto tondo.

Rivedremo Spider-Man in Avengers: Infinity War- Parte I nel 2018.

VOTO: 7/10