12.8.17

Da 'Stranger Things' a 'Westworld': Qual è la migliore sigla televisiva dell'anno?

Di Gabriele La Spina

Non ci giudica un libro dalla copertina, ricorderete di certo, come allo stesso modo non dovremmo mai giudicare una serie dai suoi titoli di testa, eppure la sigla rappresenta indubbiamente un importantissimo biglietto da visita. In molti casi mirata a catturare l'essenza dello show televisivo, sono negli ultimi anni dei veri spettacoli per gli occhi. Sacrilego pensare di volerla saltare portando avanti l'episodio, anche se nei casi del binge watching potrebbe esser inevitabile. Agli Emmy 2017 è anche questa volta una categoria immancabile che racchiude queste piccole opere d'arte videografiche. 

Basti pensare al completo coinvolgimento che ha lo spettatore alle prime note della celebre sigla di Orange Is the New Black, che ha come sottofondo l'azzeccatissimo brano "You've Got Time" di Regina Spektor, e inizia uno slide di diversi particolari dei volti di donne carcerate. Ma in fatto di brani impossibile dimenticare la recente apertura di Big Little Lies, con il bellissimo "Cold Little Heart" di Michael Kiwanuka, e le grandiose attrici del cast in macchina, per poi concedersi stravaganti pose in abiti da Audrey Hepburn. Le sigle sono da sempre il tratto che contraddistingue la serie, e nonostante non sia la cosa più importante, in molti casi è ciò che più ci si ricorda. Andando a ritroso nel passato sono indimenticabili le sequenze iniziali di serie come Mad Men, in perfetto stile da spot pubblicitario anni '60, ma correlato da una musica tesa e malinconica; e come dimenticare le sigle cult di X-Files e Twin Peaks? Dietro a queste sequenze vi è il lavoro di grafici, compositori e creativi, tant'è che sarebbe stato paradossale se gli Emmy non avessero creato una categoria apposita per premiare i più eccellenti.

Tra i nominati di quest'anno, se American Gods, serie di successo targata Amazon, ci offre una sequenza dark ma allo stesso tempo evocativa degna delle atmosfere degli episodi, è quella di Westworld la sequenza di apertura che più riesce a conquistare nel suo contrasto tra estetica minimalista e rappresentazione degli elementi più indicativi del western. Eppure la lotta nella categoria degli Emmy dedicata alle sigle sarà senza dubbio tra due titoli specifici. Stranger Things, con una semplicissima ma efficace scritta al neon correlata da musiche elettroniche i pieno stile anni '80, che va comporre il logo della serie, e la nostalgica apertura di Feud: Bette and Joan, un cartone animato quasi malinconico che raffigura le scene più iconiche del gioiellino Che fine ha fatto Baby Jane?, la cui produzione è il centro narrativo della serie. La vittoria di Feud sembra essere già scritta, ma la particolare affezione da parte degli Emmy per la serie di fratelli Duffer, potrebbe comunque avere la meglio. Nella categoria anche la fiera sigla di The Crown, con davvero poche chance di vittoria.