Pur essendosi concessa una parentesi attoriale, non propriamente apprezzata, con la serie American Horror Story: Hotel e ben presto con il remake di È nata una stella, Lady Gaga resta indiscutibilmente uno dei più risonanti talenti musicali del panorama pop contemporaneo. E ancora più che dei biopic, dove la drammatizzazione prende i sopravvento, sono i documentari che riescono a ritrarre i ritratti più intimi di artisti, scortandoci dietro le quinte di vite, nella maggior parte dei casi, più vicine alle nostre di quanto avremmo potuto avvicinare.
Ci ha pensato Chris Moukarbel, regista dei documentari Me at the Zoo (sul fenomeno dei social) e Banksy Does New York (sul celebre street artist inglese), a realizzare per Netflix un documentario sulla provocatoria musicista, che segue il momento del rilascio del suo ultimo album e la preparazione dell'acclamato ultimo show di metà partita del Super Bowl.
Moukarbel sbircia dietro al sipario per conoscere la donna che sta dietro le performance, i costumi, lo sfarzo e il glamour. Fuori dalla scena, in studio e a casa; il pubblico ha un assaggio di Gaga assistendo a una serie di alti e bassi personali dove raggiunge il culmine del percorso emotivo di un anno. Dalle lotte per relazioni personali, ai problemi di salute, trovando conforto soltanto in sé stessa, per la conquista delle sue insicurezze. Gaga: Five Foot Two mostra il divario che vi è tra la vita di una superstar e quello della donna di tutti i giorni.
Nel documentario, dove appariranno oltre a Lady Gaga anche Florence Welch, e Mark Ronson, sarà disponibile su Netflix dal 22 settembre.