20.9.17

Noi siamo tutto - La recensione del nuovo strappalacrime young adult

Di Dario Ghezzi

Maddy è una ragazza di diciotto anni che è sempre stata reclusa in casa a causa di una gravissima immunodeficienza combinata che la farebbe ammalare subito e portarla alla morte. Chiusa nella sua prigione di vetro, la giovane immagina il mondo fuori ma le sue giornate scorrono tutte allo stesso modo fino a quando arriva un nuovo vicino, Olly, che fa subito breccia nel cuore della ragazzina, disposta a tutto pur di incontrarlo, anche mettere a repentaglio la propria vita. I due inizieranno una storia proibita fatta di emozioni, romanticismo e dramma.
Questa è la trama, in breve, del film Noi siamo tutto diretto da Stella Meghie con protagonisti Nick Robinson e Amandla Stenberg, nelle sale italiane dal 21 settembre.
Noi siamo tutto è una storia principalmente d'amore, un moderno racconto alla Romeo e Giulietta rivisitato e in chiave post moderna, dove internet, iphone e whatssapp sono il veicolo per i due innamorati per poter vivere e far crescere i propri sentimenti. La pellicola mostra l'innocenza e l'incoscienza dell'adolescenza, la spensieratezza che porta a fare follie ma è anche una storia d'amore, spesso eccessivo e morboso, dei genitori verso i propri figli. Emblematico è, sicuramente, il personaggio della madre di Maddy, algida e distaccata dottoressa che nasconde un segreto e che è rimasta scottata dalla morte del marito e del figlio in un terribile incidente. Sicuramente, in questo personaggio sono da rintracciare tratti biografici della scrittrice Nicola Yoon, autore del best seller da cui è tratto il film, in vetta alle classifiche americane per settimane.

La Yoon, in una recente intervista a Vanity Fair, ha dichiarato come il romanzo sia nato dalle sue paura di mamma e che nella trama si possono rintracciare storie di vario tipo, passate e presenti.
Noi siamo tutto è un grande punto di domanda in merito a quello che siamo disposti a fare pur di vivere i nostri sentimenti.

VOTO: 6/10