Uno dei più grandi scandali sessuali nell'ultimo decennio della storia di Hollywood, quello di Harvey Weinstein, produttore estromesso dalla sua stessa compagnia, su cui tutta la comunità artistica di Los Angeles si sta scagliando in questi giorni. Scheletri nell'armadio a parte, la cronaca ha inevitabilmente influenza sui progetti della Weinstein Company, che già pondera un cambio di nome, anche sulle collaborazioni con servizi come Amazon, con cui stava producendo due ambiziosi progetti.
La serie di David O. Russell, che sarebbe stata composta da due stagioni, con un budget altissimo di 160 milioni di dollari, e protagonisti Julianne Moore e Robert De Niro, potrebbe essere abbandonata da Amazon, in fuga da una collaborazione con la Weinstein. A rimetterci è però anche l'atteso nuovo progetto del creatore di Mad Men, Matthew Weiner, l'allettante serie The Romanoffs, che riuniva parte del cast della sua serie storica, tra cui Christina Hendricks, John Slattery e la new entry Isabelle Huppert. Amazon non è il primo partner della Weinstein a volersi dileguare, nei giorni scorsi la Apple ha abbandonato il progetto televisivo su Elvis che avrebbero prodotto insieme alla compagnia ormai in cattivissime acque.
Per la Weinstein si prospettano giorni infernali, anche sul piano cinematografico. I prossimi film come The Current War, con Benedict Cumberbatch, e The Upside, remake di Quasi amici con Bryan Cranston, vengono evitati dai distributori internazionali, rischiando di non lasciare mai le sale americane. Gli addetti della Weinstein stanno attualmente facendo salti mortali per tenere in piedi la compagnia, sempre di più sull'orlo della crisi.