Jodie Foster ha esordito sul grande schermo nel 1972 ad appena 10 anni ma non è mai stata un baby star o una bambina prodigio, sin da subito si è dimostrata essere un’ Interprete dalle grandi potenzialità. Una vita passata a fare cinema, a fare l’ attrice e non come una star giacché si è sempre tenuta lontano dai riflettori, dalla mondanità e dal clamore. La sua tempra, il suo carattere, il suo carisma la rendono ideale interprete di personaggi dalla grande forza, donne indipendenti, intraprendenti, forti e coraggiose sia sullo schermo così come nella vita è sempre stata grande sostenitrice dell’ uguaglianza e dei diritti delle donne.
Una carriera fatta di grandi performance e di collaborazioni prestigiose ma anche di grandi riconoscimenti e , anche se ancora giovane, di tributi alla sua già lunghissima carriera come il Cecil B. DeMille Awards di qualche anno fa. Jodie è una delle poche a vantare la vittoria di due premi Oscar, entrambi come attrice protagonista, il primo nel 1989 per The Accused e il secondo per l’antologico ruolo in Il silenzio degli innocenti del 1991.Oltre ai due Premi Oscar, ha vinto tre Golden Globe più uno alla carriera, tre Premi BAFTA e uno Screen Actors Guild Award.
Taxi Driver ( 1976)
Dopo aver recitato in alcuni film per la Disney per la giovane Jodie è arrivato io momento della svolta, da bambina che fa film per bambini a ragazzina che fa film per adulti. L’occasione le viene data da Martin Scorsese che la vuole in due occasioni. La prima è in Alice non abita più qui del 1974, accanto a una magnifica Ellen Burstyn da Oscar, la seconda nel cult Taxi Driver del 1976 in cui interpreta una prostituta minorenne, accanto a Robert De Niro. Sebbene giovanissima il talento alieno di Jodie emerge manifestandosi in tutta la sua grandezza facendo di lei una promessa. Il ruolo della frutta a Foster la sua prima candidatura all'Oscar come miglior attrice non protagonista, le fa vincere un BAFTA sempre nella stessa categoria e le regala popolarità in tutto il mondo. Durante le riprese di Taxi Driver, per volere della madre, l'allora quattordicenne Jodie è stata seguita da uno psichiatra per evitarle traumi dovuti all’intensità del ruolo e fu sostituita nelle scene più crude dalla sorella maggiore Connie, di ventuno anni.
Il silenzio degli innocenti (1991)
Clarice Starling è una giovane recluta del FBI è incaricata di far visita in carcere a Hannibal Lecter, psichiatra pluriomicida, per ottenere informazioni su un assassino psicopatico che ha ucciso e scuoiato cinque donne. Le ottiene, ma in cambio deve raccontargli episodi del suo passato. L’interpretazione di Jodie oggi è già storia e nonostante possedesse già un Oscar vinto due anni prima per un altro ruolo di rara intensità, quello in The Accused, solo grazie al film di Jonathan Demme ottiene la consacrazione definitiva, imponendosi come una delle attrici di punta di quella decade. Anni dopo Jodie rifiuterà di impersonare nuovamente l’agente Starling nel sequel Hannibal e verrà sostituita da Julianne Moore. Il ruolo di Clarisse ridefinisce la figura dell’attrice all’inizio degli anni ’90 ancora ,forse, un po’ ingabbiato in clichè appartenenti al passato e sicuramente ancora lontano da essere valutato al pari di quelli dei colleghi maschi. Il ruolo le fece vincere il secondo Oscar e durante il discorso di ringraziamento disse: « Alle donne che sono venute prima di me e che, a differenza di me, non hanno avuto nessuna chance, alle pioniere, alle sopravvissute, alle emarginate »
Carnage (2011)
Dopo il 1994, e l’ultima candidatura per il bellissimo Nell, Jodie prende le distanza da Hollywood, si aliena e si prende un periodo di pausa, apparendo, saltuariamente, in produzioni non proprio degne della sua presenza. All'inizio degli anni 2000 ritorna al cinema, in silenzio e senza destare troppa attenzione come è suo solito fare. L’ultimo progetto a cui ha preso parte degno di nota è sicuramente Carnage del Maestro Roman Polanski del 2011, tratto da un ‘adattamento della piece teatrale Il dio del massacro della drammaturga francese Yasmina Reza. Dopo una lite dei rispettivi figli, due coppie si incontrano per discutere dell'accaduto e per cercare di risolvere la questione pacificamente, ma, sorprendentemente, si lasciano sfuggire il controllo della situazione. Un dramma claustrofobico, a tratti grottesco con un cast di primo livello, John C. Reilly, e i premi Oscar Kate Winslet e Christoph Waltz. Jodie interpreta Penelope moglie fedele e impegnata socialmente che nasconde dietro questi interessi filantropici rabbia e frustrazione per un matrimonio spento ed un marito apatico e volgare. Nessuno premio per Jodie che ci regala comunque una performance degna di nota e carica di pathos, isterica, grottesca, sfacciatamente falsa la sua interpretazione è deliziosa, vibrante e anche divertente.Un grande ritorno per un‘ attrice dal singolare talento che da sempre non si è mai piegata al volere e alle regole dello star system puntando sempre sulla qualità.