Ryan Murphy sembrerebbe avercela fatta di nuovo: il suo
nuovo procedural drama targato Fox convince, e nonostante l’affollato mondo
televisivo, si presenta bilanciato e interessante, oltre che splendidamente
interpretato da un cast multietnico e ben bilanciato tra attori di prima categoria e new entry.
Il pilot è incentrato su un'unità di pronto
intervento di Los Angeles formato da paramedici, poliziotti e vigili del fuoco,
alternando in questa puntata, alcuni casi volutamente “sensazionali” per
sconvolgere lo spettatore (per dirne una, un bambino appena nato incastrato in
un tubo di scarico) e le sottotrame personali di alcuni dei protagonisti, con
particolare attenzione per Angela Basset (reduce da American Horror Story e Master of None), Connie Britton (Nashville), Peter Krause (Six Feet Under) e la new
entry Oliver Stark.
Murphy crea un prodotto ibrido tra molti altri concorrenti
di tipo procedurale come Grey’s Anatomy e Chicago Fire, creando il terreno per
una serie molto varia (potendo contare su elementi medici, polizieschi e di
emergenza) e iniziando a sondare il terreno per futuri intrecci relazionali all’interno
delle varie squadre operative.
Se da un lato possono non aver convinto pienamente i casi
presentati (in alcuni casi troppo esagerati) o la presenza di una sottotrama da
family-drama per alcuni dei protagonisti, dall’altra Murphy e il collega
Falchuk riescono a dimostrare ancora una volta versatilità, scrivendo un pilot
spoglio degli elementi camp visti in molti dei loro progetti precedenti e presentando,
in appena 44 minuti, un numero consistente di personaggi ben definiti e interessanti
ognuno a suo modo. Come d’altro canto altre prime stagioni di prodotti simili
riuscirono a guadagnarsi non poche nomination, anche 911 sicuramente riuscirà
ad attirare l’attenzione dei vari circoli di premi televisivi.
VOTO: 7,5/10