Da molto tempo ormai A24 ha avuto il merito di portare nelle sale, non solo i migliori autori della scena indipendente americana, supportando piccoli film che hanno reso la casa di distribuzione anche tra le protagoniste degli Oscar, ma anche l'horror più acclamato dell'anno. Se infatti il genere art-house horror, ha avuto una seconda vita è anche grazie ad A24, che negli scorsi anni ha portato alla luce pellicole come It Follows, The Witch, e recentemente, anche se passato un po' più in sordina, It Comes at Night, di Trey Edward Shults.
Quest'anno non si esimerà dal sostenere un nuovo gioiellino horror, e se Get Out ha portata aria di cambiamento nella stagione dei premi entrando di diritto tra i migliori film dell'anno, chissà se non potrà valere d'ora in poi per altre pellicole del genere fin troppo bistrattato. Proprio in questi giorni al Sundance Film Festival è stato presentato Hereditary, debutto alla regia del giovane Ari Aster, che firma anche la sceneggiatura, con protagonisti Toni Collette e Gabriel Byrne. Apparentemente un dramma familiare che in realtà maschera tutt'altra valenza: protagonista della storia è Ellen, interpretata da Toni Collette, definita alla sua miglior interpretazione da Il sesto senso, una donna che sta cercando di tenere insieme le cose dopo la morte di sua madre. Tuttavia le due non andavano affatto d'accordo - in un certo senso, sia Ellen che suo marito Steve, interpretato da Byrne, sembrano felici di essersi liberati della vecchia - ma la sua assenza scatena una reazione a catena di eventi che lasciano la sua famiglia in gravi difficoltà. La figlia più giovane Charlie, Milly Shapiro, è sempre più evasiva dopo la morte di nonna, ed Ellen ha difficoltà a concentrarsi sul suo lavoro di miniaturista, e il figlio Peter, Alex Wolff, mette a dura prova la famiglia con un'ulteriore tragedia, incapace di guarire.
Diversi indizi, in scene totalmente bizzarre, cercano di svelare la vera natura del film, dagli strani messaggi della madre defunta che Ellen ritrova, al figlio Peter che ha comportamenti da sociopatico. Come buona parte del nuovo filone horror, anche Hereditary cerca di non indurre lo spavento attraverso jump-scare e scene orchestrate di sorta, ogni inquietudine viene indotta intelligentemente. È stato definito un incontro tra L'esorcista, Rosemary's Baby e Shining, tre titoli simbolo della filmografia horror autoriale.
Nel film appare inoltre Ann Dowd, vincitrice dell'Emmy per The Handmaid's Tale, in un piccolo ruolo. Ancora senza una data d'uscita per gli USA, Hereditary dovrebbe arrivare entro la fine nell'anno nelle sale, si spera anche italiane.