19.4.18

'Mindhunter': Andrew Dominik affiancherà David Fincher alla regia della seconda stagione

Di Gabriele La Spina

Uno dei più grandi successi di critica firmati da Netflix, è pronto a tornare per la sua seconda stagione, dopo il finale della prima da tachicardia e completamente aperto. Ma il successo di Mindhunter, creatura di Joe Penhall, sceneggiatore di The Road e L'amore fatale, è anche dovuto al marchio di fabbrica impresso da David Fincher. Il regista di thriller per eccellenza tornerà anche a questo secondo giro, ma si farà affiancare da un altro nome allettante. 

Ambientata negli Stati Uniti, verso la fine degli anni Settanta, la prima stagione della serie era incentrata su Holden Ford un agente dell’Fbi non ancora trentenne, impegnato a insegnare l’arte della negoziazione nella liberazione degli ostaggi a Quantico. Dopo una complicata giornata di lavoro, conosce Deborah Mitford, una studentessa di sociologia con specializzazione in devianze sociali: tra i due scatta l’intesa sessuale e nell'agente si accende l’interesse per la psicologia. Proprio da questa nuova inclinazione, nasce la sua cooperazione con Bill Tench, un esperto agente dell’Fbi che insegna scienze comportamentali, a cui Holden viene assegnato come aiutante durante i corsi tenuti nei vari distretti di polizia sparpagliati per gli Stati Uniti d’America. Quest’attività comporta un continuo approfondimento dei comportamenti che portano a commettere omicidi, soprattutto di natura seriale, così che Holden ha un’intuizione brillante: incontrare i più famosi assassini, ormai condannati a trascorrere il resto della loro vita in carcere, per capire l’origine delle loro azioni e gli schemi sui quali si muovevano, utilizzandoli successivamente per incastrare i responsabili di nuovi delitti. Ovviamente, tutto ciò deve avvenire senza far sapere nulla a Shepard, il responsabile operativo della sezione, troppo incline al rispetto della procedura per prendere anche solo in considerazione l’idea di consentire lo studio di nuovi sistemi d’indagine.

Mentre Fincher tornerà dietro la macchina da presa per dirigere il primo episodio e il finale di stagione, Andrew Dominik, regista di L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, dirigerà altri due episodi. Si aggiunge alla lista dei registi anche Carl Franklin, regista di Il diavolo in blu, habitué del piccolo schermo con serie come Tredici, The Leftlovers e House of Cards. 

A tornare nel cast Jonathan Groff, nel ruolo del protagonista, insieme a Holt McCallany, Anna Torv, Hannah Gross e Cotter Smith. Tutto ancora tace sullo svolgimento della trama della seconda stagione, le riprese partiranno a fine mese a Pittsburgh, per un rilascio su Netflix nel 2019.

Fonte: The Playlist