26.9.18

Girl - La recensione del film che rappresenterà il Belgio ai Premi Oscar 2019

 Di Anna Martignoni

Lara ha quindici anni e vorrebbe diventare una ballerina di danza classica. Insieme al padre e al fratello più piccolo si trasferisce in una nuova città per frequentare un scuola di balletto di alto livello; l'impegno che la protagonista mette nelle lezioni è notevole e la sua dedizione completa, ma la più grande sfida che dovrà affrontare è proprio con se stessa: Lara infatti è nata ragazzo e, insieme al difficile periodo dell' adolescenza, dovrà confrontarsi con il proprio corpo, dal quale non potrebbe sentirsi più lontana.
Il giovane belga Lukas Dhont esordisce brillantemente alla regia con Girl, film ispirato ad una storia vera; la pellicola ha trionfato all'ultimo Festival di Cannes vincendo, tra gli altri, i premi Camera d'Or e Un Certain Regard per la migliore interpretazione a Victor Polster (Lara). Girl rappresenterà il Belgio ai prossimi Premi Oscar nella categoria miglior film in lingua straniera.
Il film diretto dal giovane Dhont sembra danzare insieme alla sua protagonista, entrambi in punta di piedi: con estrema delicatezza e con una certa eleganza, il film esplora i più profondi desideri e i sentimenti taciuti dell'introversa Lara, la quale si fa spazio ogni giorno di più nella sua classe di balletto; la protagonista deve fare i conti con le prove estenuanti dei suoi maestri ed affrontare momenti di disagio come la condivisione dello spogliatoio femminile, anche se il più grande conflitto irrisolto è proprio dentro di lei. Nello stesso modo in cui Lara guarda la sua figura riflessa allo specchio durante le prove, così è obbligata a fare con le sue paure, confrontarsi con esse e fronteggiarle esasperata nell'ultima parte del film. Le adolescenti sue coetanee, poi, non le rendono la vita facile; fortunatamente Lara ha al suo fianco il padre Mathias (Arieh Worthalter), il quale la sostiene in modo totale e toccante anche negli incontri settimanali con i dottori e lo psicologo. Durante questo intimo viaggio risulta molto facile provare empatia nei confronti di Lara, la quale sperimenta al tempo stesso sentimenti tra loro contrastanti, quali la fragilità e la voglia di lottare fino alla completa accettazione di se stessa.


Girl si inserisce perfettamente e in modo davvero attuale in una società sempre più vicina al tema della transessualità. Il film convince non solo dal punto di vista narrativo, ma anche per la splendida interpretazione di Victor Polster (Lara), giovanissimo ballerino della Royal Ballet School di Anversa qui al suo debutto sul grande schermo; dallo sguardo dell'attore traspaiono gentilezza e sofferenza, sentimenti apparentemente in squilibrio che convergono in un unico punto focale attorno cui ruota l'intera pellicola. Il ritmo incalzante del film accompagna in ogni momento la protagonista, dalla sua insicurezza iniziale fino alla completa fiducia in se stessa. Girl è un film genuinamente umano che veicola un messaggio davvero potente, ossia accettarsi completamente.

Girl verrà distribuito nelle sale italiane da Teodora Film a partire dal prossimo 27 settembre.

Voto: 8,5/10