Si è concluso oggi il Toronto International Film Festival, lasciandosi alle spalle un'annata ricca di titoli, più di 300 le pellicole presentate nelle sezione del festival canadese; tra applausi e cocenti delusioni. Mentre infatti alcuni non sono stati all'altezza delle aspettative, molti di questi titoli hanno iniziato il loro cammino verso gli Oscar.
E uno step immancabile è rappresentato dal People's Choice Award per la sezione principale del festival, infatti negli ultimi 10 anni, 9 film premiati sono stati poi nominati all'Oscar, mentre l'ultimo film a vincere il premio per poi arrivare alla vittoria nella categoria del miglior film dell'anno è stato 12 anni schiavo di Steve McQueen. A vincere l'ambito premio del pubblico quest'anno è Green Book di Peter Farrelly, accompagnato al podio da Roma e Se la strada potesse parlare.
City of Last Things, diretto da Wi Ding Ho, vince invece il premio della giuria della sezione Platform. Nella sezione Midnight Madness vince il People's Choice, The Man Who Feels No Pain di Vasan Bala, seguito dal terzo classificato Assassination Nation e dal terzo Halloween.
Confermando una predominanza di vittorie al femminile: il premio come miglior film canadese d'esordio è stato vinto da Roads in February, scritto e diretto da Katherine Jerkovic, mentre il premio per il miglior film canadese è stato vinto da The Fireflies are Gone di Sébastien Pilote. Fig Tree di Aäläm-Wärqe Davidian vince il premio Audentia per la miglior regista donna, The Third Wife di Ash Mayfair vince il premio NETPAC per la miglior premiere mondiale o internazionale asiatica. La critica internazionale premia infine Float Like a Butterfly di Carmel Winters (dal programma Discovery) e Skin di Guy Nattiv (da Special Presentation).