Serie storica di Netflix, ma al contempo un importante pezzo della televisione americana, rilevante per la comunità LGBTQ+ tanto quanto per gli outsider, quelle vittime e non del sistema americano, che sono state raccontate, a volte in modo approfondito altre no. L'annuncio della chiusura della serie Orange It the New Black con la sua settima stagione prevista per il 2019, ha scatenato il rammarico di numerosi spettatori, che hanno seguito fedelmente la serie di Jenji Kohan dal suo debutto nel 2013. Eppure non tutto sembra perduto.
"Dopo sette stagioni, è ora di uscire di prigione", aveva affermato la creatrice della serie, "Mi mancheranno tutte le ragazze più forti di Litchfield e l'incredibile equipaggio con cui abbiamo lavorato. Il mio cuore è arancione ma... svanisce nel nero".
Oggi la Lionsgate ha però rivelato che sarebbe in discussione un sequel per la serie vincitrice di numerosi Emmy. "Ne stiamo già parlando e, quando i tempi saranno maturi, discuteremo ulteriormente con Jenji di un possibile sequel", ha rivelato Kevin Beggs del Lionsgate Television Group. Non è chiaro tuttavia se il possibile sequel sarà su Netflix stesso o se la serie troverà casa in un altro network; possibile invece che si tratterà di una sorta di spin-off incentrato su una o più protagoniste, come accaduto già a serie televisive come Breaking Bad, che a seguito della sua cancellazione ha dato vita a Better Call Saul, serie incentrata su un personaggio secondario e prodotta da Netflix.
Orange Is the New Black si ispira alla storia realmente accaduta a Piper Kerman, la serie seguiva l'incarcerazione quasi fortuita di una donna bianca borghese, che si ritrova tra differenti etnie, donne con un background totalmente differente dal suo, un pesce fuor d'acqua che nasconde un lato oscuro che solo il carcere porterà alla luce. Capace di alternare momenti di sana comicità a scene di rara forza drammatica, la serie ha coinvolto numerosi spettatori nel tumultuoso viaggio di Piper Chapman. Dalla love story con la bella e dannata Alex, alla malinconia celata da personaggi come Crazy Eyes, Red e Taystee. Quella della Kohan è stata la prima vera eccellenza di Netflix, e ora giunge al suo termine.
Fonte: Deadline