Mercoledì 27 marzo a partire dalle 21.22 su Rai1 la cerimonia di premiazione dei 64° David di Donatello , il maggior riconoscimento del cinema in lingua italiana. In una edizione dominata dalle 16 candidature di Dogman di Matteo Garrone, ripercorriamo a brevi tratti tutti i numeri e i record della storia del premio cinematografico italiano.
Vittorio Gassman e Alberto Sordi sono gli attori che per il maggior numero di volte, sette per la precisione, hanno ricevuto il Premio David di Donatello nella categoria Miglior attore protagonista; lo stesso riconoscimento è stato assegnato cinque volte a Marcello Mastroianni, quattro a Toni Servillo, Nino Manfredi e Giancarlo Giannini, tre a Elio Germano e Ugo Tognazzi. Due premi a Carlo Verdone, Roberto Benigni, Sergio Castellitto, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea, Adriano Celentano, Francesco Nuti, Gian Maria Volonté.
Sophia Loren è la primatista nella categoria Miglior attrice protagonista, con sei statuette; seguono Monica Vitti e Margherita Buy, cinque volte insignite del riconoscimento. Quattro Premi David sono andati a Mariangela Melato e Valeria Bruni Tedeschi, tre a Gina Lollobrigida e Silvana Mangano, due ad Anna Magnani, Claudia Cardinale, Giuliana De Sio, Lina Sastri, Florinda Bolkan e Asia Argento.
Tra i registi è Francesco Rosi ad aver ottenuto il maggior numero di statuette per la Miglior regia: a lui, infatti, sono andati ben sei David. Quattro poi a Mario Monicelli e Giuseppe Tornatore, tre a Ettore Scola, Ermanno Olmi, Federico Fellini. Due David a Paolo Sorrentino, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Franco Zeffirelli, Matteo Garrone, Marco Bellocchio, Gillo Pontecorvo, Pietro Germi e ai fratelli Taviani.
Tra gli sceneggiatori cinque riconoscimenti sono andati a Sandro Petraglia, quattro a Stefano Rulli e Ugo Chiti, tre a Furio Scarpelli, Leonardo Benvenuti e Piero De Bernardi, due a Francesco Bruni, Paolo Virzì, Giancarlo de Cataldo, Massimo Gaudioso, Maurizio Braucci, Daniele Lucchetti, Francesco Piccolo, Francesca Archibugi, Carlo Verdone.
Ennio Morricone ha ricevuto nove David come Miglior musicista, lo scenografo e costumista Danilo Donati si è aggiudicato otto premi, mentre quattro premi sono stati assegnati a Dante Ferretti come Miglior scenografo. Luca Bigazzi ha ricevuto sette David come Miglior autore della fotografia, Tonino Delli Colli quattro.Cinque statuette sono state assegnate a Ruggero Mastroianni come Miglior montatore.
La ragazza del lago di Andrea Molaioli ha ottenuto dieci David di Donatello, nove per La grande bellezza di Paolo Sorrentino, Anime nere di Francesco Munzi, La vita è bella di Roberto Benigni, L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci, Pane e tulipani di Silvio Soldini e Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi. Otto riconoscimenti per Romanzo Criminale di Michele Placido e Vincere di Marco Bellocchio. Sette premi sono andati a Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, Il racconto dei racconti di Matteo Garrone, Il capitale umano di Paolo Virzì, Noi credevamo di Mario Martone, Il divo di Paolo Sorrentino, Gomorra di Matteo Garrone e Speriamo che sia femmina di Mario Monicelli.
Di grande prestigio anche i numerosi David Speciali assegnati nel corso dei decenni: fra gli altri, a Steven Spielberg, Diane Keaton e Stefania Sandrelli, premiati nella scorsa edizione; alle star del cinema internazionale, da Martin Scorsese ad Al Pacino, da Sean Connery a Tom Cruise; agli interpreti del miglior cinema europeo, come Isabelle Huppert e Alain Delon; a tanti amati protagonisti del nostro cinema, che si aggiungono ai nomi già citati sopra, da Alida Valli a Virna Lisi, da Lina Wertmüller a Liliana Cavani, da Dino Risi a Carlo Lizzani, da Paolo Villaggio a Bud Spencer e Terence Hill.