Lo scorso anno con il suo esordio registico, Hereditary, non si può dire al giovane Ari Aster di non saper osare. Tra scene di decapitazione, possessioni demoniache e riti pagani; l'horror è tornato sul grande schermo più selvaggio che mai, e ciò ha giovato alla performance di Toni Collette, la cui mancata nomination agli Oscar non è andata giù al regista, che in un'intervista dichiara che avrebbe dovuto vincere: "È stata snobbata! Ma si tratta di un film horror - e quelli sono una specie tradizionalmente calunniata dall'industria".
Questa estate Aster tornerà nelle sale con Midsommar, film su una coppia che giunge in Svezia per far visita a un amico che vive in un villaggio di campagna. L'idea è quella di passare con lui la tradizionale festa di mezza estate che si celebra sul posto. Quella che doveva essere una vacanza paradisiaca si trasformerà presto in una violenta e curiosa competizione per via di un culto pagano.
Il trailer rilasciato poco tempo fa da A24, lascia presagire un film in stile The Wicker Man, ma al Metrograph Anniversary Party, il regista ha rivelato importanti dettagli e fonti d'ispirazione, del tutto impredicibili, per questo suo secondo lavoro. "È un film di rottura, nello stesso modo in cui Hereditary è una tragedia familiare", ha spiegato Aster. "È meno apertamente un film dell'orrore, ma funziona ancora allo stesso modo. È molto macabro". Quando poi l'intervistatore gli ha chiesto a cosa paragonerebbe Midsommar, Aster si è preso una lunga pausa, al che gli è stato chiesto: "È il tuo Mamma Mia?", "Sì, certo, direi così", ha risposto ridendo. "È un mago di Oz per pervertiti".
Midsommar arriverà il 9 agosto nelle sale americane.
Fonte: Vulture