‘Honey Boy’: Il biopic sulla vita di Shia LaBeouf è il film migliore dell’anno con un 100% su Rotten Tomatoes

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Di Gabriele La Spina

Non parliamo di Joker, che è arrivato a (solo) il 78%, ne di C’era una volta a Hollywood di Tarantino, 85%. Secondo il celebre sito, aggregatore di recensioni, Rotten Tomatoes, il miglior film dell’anno è Honey Boy, film diretto da Alma Har’el che con 48 recensioni, tutte assolutamente positive, è arrivato al traguardo dello splendente 100%, dopo aver raccolto i consensi del pubblico e della critica del Sundance Film Festival e del Toronto International Film Festival, qualche giorno fa.

Certo, la media potrebbe ancora subire delle variazioni dopo la presentazione del film al Festival di Londra, fino alla sua uscita nelle sale il prossimo 8 novembre; ma Honey Boy è già un “Certified Fresh” per il sito, che lo definisce “un atto di terapia cinematografica per il suo sceneggiatore”. Il film arriva a un traguardo raggiunto già lo scorso anno da pellicole come Black Panther, poi consolidata al 98%, a causa di qualche recensione fuori dal coro, così come Eighth Grade, sceso al 99%. Rimane invariato il giudizio su Paddington 2, tutt’oggi un 100% sul sito. Tuttavia non l’unico del 2019: il film con LaBeouf si affianca quest’anno a Marriage Story, pellicola di Noah Baumbach, presentata a Venezia e Toronto, che ha conquistato il 100% con lo stesso numero di recensioni, anche in questo caso tutto potrebbe variare fino al rilascio del film. 
Con protagonisti Lucas Hedges e Shia LaBeouf, il film è di fatto la biografia di quest’ultimo: qui l’attore interpreta suo padre, mentre Hedges veste i panni di LaBeouf da adulto, Noah Jupe lo interpreta da più piccolo, tutti sotto pseudonimi. A 12 anni, Otis comincia a lavorare nel mondo della televisione sotto la
custodia del padre. Quando non è sul set, Otis trascorre le sue
giornate in un motel ai confini della città con il genitore e i suoi
metodi abusivi.
Le recensioni tanto positive del film lo rendono uno dei titoli di punta di Amazon per la prossima stagione dei premi, soprattutto per l’ottimo lavoro di Shia LaBeouf come sceneggiatore, anche se le critiche alla sua performance non sono state da meno essendo definito “fenomenale nell’interpretare il suo stesso padre” da riviste come Entertainment Weekly.


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