6.9.19

La metamorfosi da Oscar di Renée Zellweger in Judy Garland nei nuovi spot del biopic

Di Gabriele La Spina

Prima comedy queen ma anche diva amata dalla critica, paladina femminista in Bridget Jones, interprete affermata in Chicago e Ritorno a Cold Mountain, con conseguente Oscar, dopo una lunga pausa, a cui è seguito un ritorno che l'ha resa bersaglio del gossip da parrucchiere. Renée Zellweger è pronta a rialzarsi con il ruolo di una carriera che già al Festival di Telluride l'ha già incoronata tra le migliori interpreti di quest'anno.

L'attrice veste i panni di Judy Garland, iconica e intramontabile diva, interprete de Il mago di Oz e A Star Is Born. Il film diretto da Rupert Goold, racconta di come nell'inverno del 1968 la leggenda dello spettacolo arrivi a Londra per esibirsi su richiesta di Bernard Delfont per cinque settimane al The Talk of the Town, celebre teatro londinese trasformato da un decennio in nightclub, per far fronte alla disastrosa situazione economica in cui si ritrova. Sono passati trent'anni da quando la Garland ha agguantato il successo mondiale grazie alla sua prova di attrice e cantante in Il mago di Oz e, anche se la sua voce si è indubbiamente indebolita, la sua intensità drammatica e recitativa si è intensificata. Mentre si prepara per lo spettacolo, Judy affronta la direzione, si relaziona con Rosalyn Wilder (assunta appositamente per occuparsi di lei e far fronte al suo carattere notoriamente inaffidabile), litiga con i musicisti e conquista amici e fan in adorazione (come gli omosessuali Stan e Dan, con cui finisce anche per cenare), lasciando che la sua arguzia, il suo calore e il suo carisma abbiano sempre la meglio sul palco. Il periodo sembra particolarmente fecondo anche dal punto di vista sentimentale e Judy si lascia corteggiare da Mickey Deans, colui che - ricordandole Mickey Rooney e il loro incontro nel 1938 - diventerà il suo quinto marito. Nonostante le apparenze, Judy è però una donna fragile. Dopo aver lavorato per 45 dei suoi 47 anni, è esausta, ossessionata dai ricordi di un'infanzia perduta per inseguire il sogno di Hollywood e attanagliata dal desiderio di tornare a casa dai figli Lorna e Joey, rimasti a Los Angeles e contesi dall'ex marito Sidney Luft. Avrà mai la forza di andare avanti?

"Londra era una delle ultime città al mondo che nutriva ancora ricordi piacevoli di Judy Garland. Ecco perché per lei rappresentava non solo la possibilità di guadagnare qualcosa ma anche l'opportunità di dimostrare ai detrattori e a se stessa di essere ancora in grado di domare il palco", ha spiegato lo sceneggiatore Tom Edge. Sulla creazione del profilo di un'artista tanto celebre ha definito: "Non mi interessava mostrarla come vittima del suo stesso passato ma occorreva sottolineare come fosse una sopravvissuta e come non si fosse mai arresa di fronte alle difficoltà".

Judy arriverà nelle sale italiane il 26 dicembre.