Di Daniele Ambrosini
A distanza di dieci anni da Benvenuti a Zombieland, all'epoca un piccolo grande successo al botteghino per Columbia e Sony che nel tempo è diventato un vero e proprio cult, il team dietro al film originale si riunisce per un secondo nostalgico capitolo. Più grande, più costoso, ma anche più banalotto del suo predecessore, Doppio Colpo finisce per rivelarsi un film destinato ai fan di lunga data che, purtroppo, non aggiunge niente di nuovo o interessante a all'universo narrativo nel quale prende piede.
Protagonisti del film sono nuovamente Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Emma Stone e Abigail Breslin nei panni di Talahassee, Columbus, Wichita e Little Rock. Ormai i quattro condividono la loro vita a Zombieland e si muovono per le strade dei vecchi Stati Uniti con facilità, uccidendo gli zombie con grande maestria. Il passo successivo per loro è quello di trovare una casa, così l'improbabile gruppo decide di stabilirsi alla Casa Bianca, dove la vita domestica inizia a diventare sempre più costrittiva, così quando Columbus chiede a Wichita di sposarlo lei e sua sorella, desiderosa di conoscere persone della sua età (nella fattispecie, ragazzi della sua età), fuggono. Peccato che poi Little Rock decida di fuggire da sua sorella per seguire un ragazzo (la cui filosofia è quella di affrontare l'apocalisse senza usare armi) e così lei, Talahassee e Columbus, che nel frattempo ha trovato una nuova ragazza, debbano superare l'imbarazzo e fare squadra per ritrovarla. A complicare ulteriormente le cose c'è il fatto che gli zombie si stanno evolvendo e stanno diventando sempre più pericolosi.
Zombieland - Doppio Colpo reitera alcune delle gag del primo capitolo (le regole sono pur sempre le regole) e ripropone alcune dinamiche nel tentativo di conquistare il suo pubblico con l'effetto nostalgia, ma non riesce a riproporne l'essenza. Quello che era un piccolo film, semplice ma estremamente efficace, in grado di combinare uno dei temi sci-fi più abusati con una massiccia dose di ironia, diventa un film esagerato che tenta disperatamente di essere sopra le righe e finisce semplicemente per risultare forzato. Gli "sceneggiatori di Deadpool", il titolo con cui verranno consegnati alla storia Rhett Reese e Paul Wernick, cercano la risata in modo evidente, senza nasconderlo, senza però avere dalla loro parte idee sufficientemente originali o divertenti da supportare le loro ambizioni. Il problema principale di Zombieland è proprio che non è divertente, laddove il primo capitolo era simpatico, Doppio Colpo ambisce ad essere esilarante, non riuscendo quasi mai.
Ciò non significa che Doppio Colpo non sia un film godibile, anzi, è un film d'intrattenimento in grado di distrarre in modo efficace, ma non ha fascino, non è intrigante, ma soprattutto non ha personalità. E Benvenuti a Zombieland era carico di personalità, così come quel Deadpool che sarà per sempre la rovina dei suoi sceneggiatori. Doppio Colpo è un film che lavora per accumulo ma che ha una visione d'insieme volutamente superficiale, che fa sì che il risultato finale risulti sia piatto che disomogeneo. C'è qualche guizzo, certo, ma nel complesso siamo davanti a una commedia insolitamente poco vivace, piena di cliché e incapace di giocare con la sua natura di prodotto metacinematografico, di sfruttare le possibilità offerte dalla commistione di più generi.
Nota complessivamente negativa sono le aggiunte al cast del film originale, soprattutto perché per lo più non sono altro che degli alter ego dei personaggi protagonisti, o semplicemente hanno la funzione di replicare le dinamiche di gruppo stabilite nel primo capitolo. A Zoey Deutch va un personaggio adulto che si comporta come un bambino, così da poter sostituire Abigail Breslin, assente per buona parte del film, peccato però che non abbia la stessa presenza scenica. L'aggiunta migliore è senza dubbio Rosario Dawson, anche lei chiamata a interpretare un personaggio funzione senza un reale sviluppo (o una sua individualità), ma comunque abbastanza divertente da donare un po' di freschezza ad un paio di scene. Nota estremamente positiva: il finale ha il sapore di un vero finale, che potrebbe significare che Zombieland potrebbe essere arrivato alla sua conclusione, perché un terzo capitolo sarebbe meno necessario di quanto non lo sia già questo secondo film.
Occhio alla scena dopo i titoli di coda, che contiene un esilarante cameo che strizza l'occhio al primo film, sul quale forse sarebbe meglio non dire niente, ma a rovinare la sorpresa ci aveva già pensato il trailer del film. Forse la cosa più genuinamente divertente di Doppio Colpo (insieme all'apertura con il logo della Columbia alterato), e non è parte integrante del film.
Ciò non significa che Doppio Colpo non sia un film godibile, anzi, è un film d'intrattenimento in grado di distrarre in modo efficace, ma non ha fascino, non è intrigante, ma soprattutto non ha personalità. E Benvenuti a Zombieland era carico di personalità, così come quel Deadpool che sarà per sempre la rovina dei suoi sceneggiatori. Doppio Colpo è un film che lavora per accumulo ma che ha una visione d'insieme volutamente superficiale, che fa sì che il risultato finale risulti sia piatto che disomogeneo. C'è qualche guizzo, certo, ma nel complesso siamo davanti a una commedia insolitamente poco vivace, piena di cliché e incapace di giocare con la sua natura di prodotto metacinematografico, di sfruttare le possibilità offerte dalla commistione di più generi.
Nota complessivamente negativa sono le aggiunte al cast del film originale, soprattutto perché per lo più non sono altro che degli alter ego dei personaggi protagonisti, o semplicemente hanno la funzione di replicare le dinamiche di gruppo stabilite nel primo capitolo. A Zoey Deutch va un personaggio adulto che si comporta come un bambino, così da poter sostituire Abigail Breslin, assente per buona parte del film, peccato però che non abbia la stessa presenza scenica. L'aggiunta migliore è senza dubbio Rosario Dawson, anche lei chiamata a interpretare un personaggio funzione senza un reale sviluppo (o una sua individualità), ma comunque abbastanza divertente da donare un po' di freschezza ad un paio di scene. Nota estremamente positiva: il finale ha il sapore di un vero finale, che potrebbe significare che Zombieland potrebbe essere arrivato alla sua conclusione, perché un terzo capitolo sarebbe meno necessario di quanto non lo sia già questo secondo film.
Occhio alla scena dopo i titoli di coda, che contiene un esilarante cameo che strizza l'occhio al primo film, sul quale forse sarebbe meglio non dire niente, ma a rovinare la sorpresa ci aveva già pensato il trailer del film. Forse la cosa più genuinamente divertente di Doppio Colpo (insieme all'apertura con il logo della Columbia alterato), e non è parte integrante del film.
VOTO: 5/10