13.2.20

Fantasy Island - La recensione del thriller ispirato alla celebre serie tv degli anni '70

Di Anna Martignoni

Cinque giovani vincitori di un contest atterrano su una remota isola dell’Oceano Pacifico, Fantasy Island. Ad attenderli c’è il ricco proprietario terriero Mr. Roarke, il quale promette ai suoi ospiti che l’esperienza che stanno per vivere sarà la più spettacolare delle loro vite. I cinque vincitori, infatti, avranno la possibilità di esaudire la loro più grande fantasia, a patto di non interferire con il suo naturale svolgimento. Presto, però, i sogni dei cinque ospiti si trasformeranno in un incubo dal quale difficilmente si potrà scappare.
Jeff Wadlow porta sullo schermo Fantasy Island, il remake cinematografico dell’omonima serie tv targata ABC (nota in Italia come Fantasilandia), andata in onda per sette stagioni tra il 1977 e il 1984. Oggi come allora l’ambientazione è la medesima: un’isola tanto affascinante e paradisiaca quanto ricca di mistero in grado di esaudire i desideri dei viaggiatori che vi approdano. In anni recenti, il topos dell’isola sperduta e pericolosa per tutti coloro che vi capitano ha preso piede, complice anche la fortunata serie Lost e la più recente The I-Land. Per la sua versione cinematografica, Wadlow sceglie di discostarsi dai toni fiabeschi e abbandona il finale moralistico della serie televisiva per accostarsi al genere horror. Ciò, in effetti, non stupisce, visto il suo più recente lavoro da regista Obbligo o verità (anch’esso vede come protagonista la star di Pretty Little Liars Lucy Hale) e la casa di produzione a cui è affidato il progetto, la Blumhouse Productions, tra i cui titoli si ricordano Paranormal Activity e Scappa-Get Out. Nei panni del proprietario dell’isola Mr. Roarke non vi è più Ricardo Montalban seguito dall’assistente Tattoo, ma un più tenebroso Michael Peña, sospeso tra i fantasmi del suo passato e una strana sete di vendetta.

Fantasy Island dovrebbe essere, almeno in teoria, un horror che mira ad esplorare e a sconvolgere le fantasie più recondite dei suoi personaggi. In realtà, il progetto di Wadlow va in ben altra direzione e prende una piega infelice. L’idea di rendere omaggio ad una serie di successo degli anni Ottanta ripensandola in chiave horror sarebbe anche ammirevole, se non fosse per una sceneggiatura oltremodo banale e a tratti imbarazzante. Tutti gli elementi che dovrebbero rendere “l’orrore” delle situazioni che si vengono a creare sono puntualmente rovinate dalle battute fuori luogo di alcuni personaggi che si atteggiano più come teenagers in gita scolastica che viaggiatori in pericolo di vita. Tutto il film risulta essere un mix confusionario tra fantasy, horror e commedia (demenziale) in cui nemmeno i personaggi sanno che strada prendere. Unica nota positiva è il montaggio, ben ritmato e in grado di incuriosire lo spettatore circa il destino dei protagonisti.

Fantasy Island uscirà nelle sale italiane il prossimo 13 febbraio tramite una distribuzione Warner Bros.

VOTO: 4,5/10