Di Daniele Ambrosini
Dopo anni passati dietro la macchina da presa in tandem con il fratello Ethan, Joel Coen dirigerà il suo primo progetto in solitaria, si tratta di un adattamento del Macbeth di William Sakespeare che lo vedrà unire le forze con sua moglie Frances McDormand (già apparsa in sette film dei fratelli Coen) e il premio Oscar Denzel Washington. Il film è una delle tante pellicole bloccate dall'attuale pandemia, ma in una recente intervista il regista e la protagonista hanno presentato quello che si preannuncia uno dei progetti più interessanti del prossimo anno.
Il film sarà intitolato The Tragedy of Macbeth, che è anche il titolo completo dell'opera shakespeariana, e sarà un thriller. "Penso che una cosa davvero importante riguardo all'adattamento di Joel sia che non lo stiamo chiamando "Macbeth", ma "The Tragedy of Macbeth", che credo sia una distinzione piuttosto importante", ha dichiarato Frances McDormand. "In questo adattamento esploriamo l'età dei personaggi, nella nostra versione i Macbeth sono più anziani. Sia io che Denzel siamo più vecchi degli attori che solitamente sono chiamati a interpretarle i Macbeth". Per l'attrice questa scelta è fondamentale perché "mette ulteriore pressione su di loro e sulla loro ambizione di ottenere la corona. Penso che la discriminante sia che questa è la loro ultima occasione di ottenere la gloria".
Nell'ultimo adattamento cinematografico, Macbeth di Justin Kurzel, arrivato nelle sale nel 2015, i protagonisti erano interpretati dai quarantenni Michael Fassbender e Marion Cotillard, mentre questa versione vedrà protagonisti una coppia di Macbeth sulla sessantina, questo secondo la McDormand porterà il film ad essere un thriller dove i personaggi hanno i minuti contati per raggiungere il loro obiettivo: "Il tempo esercita una specifica pressione sui personaggi, ma anche sul modo in cui la storia è narrata. [...] C'è della vera suspance".
Coen ha aggiunto che il film "può essere considerato un thriller. Credo sia un elemento di cui ho sempre avuto un sentore guardando l'opera a teatro, qualcosa che è diventato più chiaro e più interessante dedicandomi al mio adattamento. È interessante come Shakespeare abbia anticipato alcuni aspetti ricorrenti del thriller americano e della letteratura crime che erano comuni nel ventesimo secolo".
Interrogato su quale fosse il suo adattamento cinematografico preferito dell'opera di Shakespeare, Coen ha risposto Il trono di sangue di Akira Kurosawa, forse il più libero degli adattamenti classici. La sua versione sarà all'altezza?
Fonte: IndieWire