Venezia 77: ‘Lacci’ di Daniele Luchetti con Alba Rohrwacher sarà il film d’apertura

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Di Daniele Ambrosini
Lacci di Daniele Luchetti sarà il film d’apertura della settantasettesima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Si tratta del primo film italiano ad aprire la kermesse dal 2009, quando il compito toccò a Baaria di Giuseppe Tornatore, nonché del primo film d’apertura ad essere presentato fuori concorso da Everest di Baltasar Kormákur, che inaugurò la Mostra nel 2015.

La sinossi ufficiale recita: Napoli, primi anni ‘80: il matrimonio di Aldo e Vanda entra in crisi quando Aldo si innamora della giovane Lidia. Trent’anni dopo, Aldo e Vanda sono ancora sposati. Un giallo sui sentimenti, una storia di lealtà ed infedeltà, di rancore e vergogna. Un tradimento, il dolore, una scatola segreta, la casa devastata, un gatto, la voce degli innamorati e quella dei disamorati. Dal romanzo di Domenico Starnone, per il New York Times uno dei 100 migliori libri del 2017, il nuovo film di Daniele Luchetti.

Il film di Luchetti era tra i possibili contendenti italiani per un posto a Cannes, dove era già stato nel 2010 con La nostra vita, che regalò a Elio Germano il premio alla migliore interpretazione maschile, il che lascia ben sperare. Gli ultimi film del regista sono stati Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente, Io sono Tempesta e Momenti di trascurabile felicità, tutti titoli che hanno saltato il circuito festivaliero. 
Protagonisti di Lacci sono Alba Rohrwacher, Luigi Lo Cascio, Laura Morante, Silvio Orlando, Giovanna Mezzogiorno, Adriano Giannini e Linda Caridi. Mentre la sceneggiatura è stata scritta dallo stesso Luchetti insieme a Domenico Starnone, autore del romanzo da cui è tratto il film, e Francesco Piccolo.
Riguardo alla partecipazione al festival, il regista ha dichiarato: “Negli ultimi tempi abbiamo avuto paura che il cinema potesse estinguersi. E invece durante la quarantena ci ha dato conforto, come una luce accesa in una caverna. Oggi abbiamo una consapevolezza in più: i film, le serie, i romanzi, sono indispensabili nelle nostre vite. Lunga vita ai festival, dunque, che permettono  di  celebrare  tutti assieme il senso vero del nostro lavoro. Se qualcuno ha pensato che fare cinema potesse rivelarsi inutile, ora sa che è un bene di tutti. Con Lacci sono onorato di aprire le danze del primo grande festival di un tempo imprevisto.
Fonte: La Biennale