
13.4.21
Oscar, ecco perché queste quattro interpreti potrebbero vincere la statuetta come miglior attrice per pochissimi voti
Di Simone Fabriziani
Questa è la situazione della categoria femminile principale pre-Oscar:
Golden Globe Drama: Andra Day, The United Stated vs. Billie Holiday
Critics' Choice: Carey Mulligan, Una donna promettente
SAG: Viola Davis, Ma Rainey's Black Bottom
Bafta: Frances McDormand, Nomadland
Ecco tutti i pro e i contro per convincervi che la vincitrice dell'Oscar come miglior attrice protagonista potrebbe ottenere la statuette per una manciata di voti:
Andra Day: Non è stata candidata per il ruolo di Billie Holiday nel film di Lee Daniels né al SAG (ma a quanto pare gli screener sono arrivati troppo in ritardo per produrre una candidatura) né ai Bafta, dove la sua performance non era nemmeno nelle longlist di nomi che la giura avrebbe selezionato per stabilire le cinquine attoriali.; è l'unica candidatura agli Oscar per il suo film e ai Critics' Choice ha perso contro Carey Mulligan, ma ai Golden Globe ha battuto nella stessa categoria Mulligan, Davis e McDormand. Significa forse che, se fosse stata nominata ai SAG, avrebbe vinto con facilità?
Viola Davis: non ha ottenuto la nomination al Bafta per il film di George C. Wolfe, ma ha battuto McDormand e Mulligan ai SAG, il premio degli attori, stabilendosi come la favorita della vigilia, ma in equilibrio precario. Agli Screen Actors Guild Awards non era candidata Andra Day per via degli screener in ritardo, significa forse che la Davis avrebbe potuto perdere con facilità? La presenza di Chadwick Boseman, favorito nella categoria maschile, in un film che è stato visto già dal mese di dicembre, aiuta la causa della Davis. ma Ma Rainey's Black Bottom non ha ricevuto nomination importanti come film, regia, sceneggiatura, montaggio.
Frances McDormand: delle quattro contendenti è l'unica ad aver ottenuto le 4 nomination "televisive": Golden Globe, Critics' Choice, SAG, Bafta, ed ha vinto l'ultimo premio, ma con un forte attenuante. Nella cinquina femminile dei Bafta, quest'anno scelta da una giuria apposita che ha cercato diversità e talenti britannici anziché copia ed incolla degli Academy Awards, non erano presenti Carey Mulligan, Andra Day e Viola Davis: questo significa che avrebbe perso la statuetta inglese se in diretta competizione con loro tre? Un'ipotesi possibile di cui non sapremo mai la risposta, ma sta di fatto che il suo film, Nomadland, è attualmente il favorito statistico per l'Oscar al miglior film e la regia. Un vantaggio non indifferente in un'annata femminile così fratturata. Eppure la McDormand ha già vinto due statuette e la terza potrebbe ottenerla come produttrice assieme a Chloé Zhao, l'Academy vorrà spalmare le preferenze?
Carey Mulligan: Ha vinto il Critics' Choice, ha perso il SAG e il Golden Globe e non è stata candidata ai Bafta; un punto di partenza apparentemente insormontabile per l'attrice britannica, protagonista del film d'esordio di Emerald Fennell che è già il super favorito all'Oscar per la sceneggiatura originale. Il supporto al film c'è (nonostante l'assenza della Mulligan in gara per via delle scelte della giuria dei Bafta, ha vinto 2 statuette, tra cui sceneggiatura e film british), il film è arrivato ad essere nominato a 5 Oscar di peso, ed assieme alla McDormand è l'unica candidata alla statuetta quest'anno ad essere protagonista di un lungometraggio nominato a miglior film e regia.
In un'annata in cui la categoria femminile maggiore sembra in balia delle preferenze divisive, la differenza per una manciata di voti potrebbe semplicemente farla la forza generale del film di cui sono protagoniste. Oppure no.