8.3.23

Scream VI - La recensione del nuovo capitolo della saga horror con Jenna Ortega

Di Simone Fabriziani

Ambientato circa un anno dopo gli eventi del capitolo precedente, in Scream VI rivediamo gli ultimi sopravvissuti alla storia di Woodsboro che cercano di ritrovare la serenità a New York. Ma nella metropoli un nuovo e ancora più temibile Ghostface li sta aspettando. Nel film, sesto capitolo della saga horror tra le più longeve del cinema di genere moderno, tornano le protagoniste del lungometraggio precedente, tra cui la Samantha Carpenter interpretata da Melissa Barrera e sua sorella Tara, una sempre più lanciata Jenna Ortega. Tornano a dirigere, per la seconda volta, i registi Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett.

Debutta nelle sale italiane giovedì 9 marzo Scream VI, nuovo tassello di una delle serie horror più auto-ironiche ed intelligenti del cinema post-moderno. Certo, tutta farina nel sacco dell'eredità narrativa ed inventiva del primo capitolo del 1996, diretto da Wes Craven e scritto con sagacia da Kevin Williamson (che qui torna in veste di co-sceneggiatore), ma il duo che aveva già portato in vita Scream V (una sorta di vero e proprio requel della saga) e che si era fatto notare quando in cabina di regia aveva realizzato il sottovalutato Finché morte non ci separi, si conferma grande mestierante di cinema di genere. Ecco quindi che, a poco più di un anno di distanza dal capitolo precedente, arriva nelle sale di tutto il mondo Scream VI.

Un tassello cinematografico che sembra fare da ironico contraltare a Scream III, che alla sua uscita nel lontano 2000 modificava il setting e traslocava le sanguinose vicende dei suoi protagonisti dalla nefasta cittadina di Woodsboro a quella di Los Angeles, dritti nel cuore pulsante dell'industria cinematografica di Hollywood, che proprio dalle rosse gesta di Ghostface stava realizzando dei film dell'orrore ispirati ai fatti accadutì lì. Qui invece, nel film di Bettinelli-Olpin e Gillett, si sbarca nella Grande Mela, metropoli tra le più filmate in assoluto nella storia della cinematografia di tutti i tempi.



Al di là della trama orizzontale di Scream VI che vede nuovamente unirsi la banda di adolescenti che nel film precedente avevano messo a dura prova la cittadina di Woodsboro, questo sequel funziona particolarmente bene quando ragiona sulla sua inedita ambientazione metropolitana, sfruttando ogni cliché, ogni stilema visuale, urbanistico ed immaginifico della città di New York. Per questo motivo nel sesto capitolo della serie creata da Williamson le uccisioni efferate del serial killer (multiplo!) con indosso l'ormai celeberrima maschera, sono più elaborate, spettacolari, al passo con il setting newyorkese che richiede maggiore attenzione alla truculenza e alla teatralità dell'omicidio.

Tutto in Scream VI è sostanzialmente commisurato all'emblematicità cinematografica della Grande Mela, palcoscenico ideale ed inedito di uma serie horror che, a distanza di ben 27 anni dal primo capitolo, ancora riesce a rigenerarsi con grande vigore ed energia, senza dimenticare di non prendersi mai sul serio. Punti di forza extra nel cast adolescenziale, su cui però spicca Jenna Ortega nel ruolo di Tara Carpenter, che dopo i successi di X e di Mercoledì è tra gli astri nascenti di Hollywood più versatili e promettenti.

Scream VI arriva nelle sale italiane a partire da giovedì 9 marzo con Paramount Italia ed Eagle Pictures

VOTO: ★★★