
Di Gabriele La Spina
Potremmo definirlo un Oscar politicamente corretto, quello di Julianne Moore lo scorso anno, o se preferite il coronamento di una carriera, per una straordinaria attrice che anno dopo anno ci ha regalato grandi interpretazioni, alcune di esse nominate dagli Academy, ma nemmeno le migliori vincitrici della statuetta, pensiamo alla Moore di Lontano dal paradiso o di Magnolia, Still Alice però non rientra tra queste. L'introduzione a questo articolo, supportata dall'ultima vincitrice dell'Oscar alla Miglior Attrice Protagonista, serve a dimostrare lo stridente paragone con la categoria in questione dello scorso anno, scarna di ruoli particolarmente interessanti, salvo forse la Rosamund Pike di Gone Girl, e quella di quest'anno al contrario, estremamente agguerrita come non lo era da anni, dove ognuna delle contendenti in cinquina ha dato probabilmente il meglio di sé, con una performance acclamata dalla critica. In un anno come questo però solo le più eccellenti riusciranno a percorrere l'oscar race.