Di Daniele Ambrosini
Anche quest'anno non sono
mancate le polemiche per i numerosi e meritevoli nomi lasciati fuori dalle
nomination degli Oscar, ma soprattutto per la sostanziale mancanza di diversità
tra quelli che, invece, hanno ottenuto una nomination. Nel corso degli ultimi
anni, per ovviare ai problemi di rappresentazione delle minoranze tra i suoi
candidati, l'Academy ha invitato numerosi nuovi giurati nel tentativo di avere
un corpo votante più diversificato e rappresentativo delle varie forze
dell'industria cinematografica, ma anche della realtà demografica dell'America,
che è a tutti gli effetti ben più variegata dei membri dell'associazione che
ogni anno assegna gli Oscar. I nuovi giurati sono per lo più stranieri,
afroamericani, latini e donne, tutte categorie di persone che spesso vengono
messe in secondo piano da nomi altisonanti di Hollywood, la loro inclusione è
sacrosanta, tuttavia, quello iniziato un paio d'anni fa dall'Academy è un
processo lento, che non potrà permettere una reale parità di considerazione per
molti anni a venire.