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23.8.18

CULT: Lanterne rosse (1991) di Zhang Yimou

Di Giuseppe Fadda

Va bene, mi sposerò. Lasciami essere una concubina. Non è questo il destino di ogni donna?” dice Songlian (Gong Li), con viso inespressivo e gli occhi fissi davanti a sé mentre una lacrima solitaria le scorre sulla guancia. È con questo straziante primo piano che si apre Lanterne Rosse, il capolavoro del cinema cinese diretto da Zhang Yimou.

2.8.17

CULT: The Others (2001) di Alejandro Amenábar

Di Gabriele La Spina

Era il 2 agosto del 2001, quando il regista Alejandro Amenàbar portava nelle sale il suo debutto in lingua inglese. Nessun avrebbe mai immaginato però che il regista di drammi malinconici come Tesis e Apri gli occhi, avrebbe confezionato una pellicola sì malinconica ma al tempo stesso inquietante e di un'eleganza tanto sopraffina. Solamente ispirato al "Giro di vite" di Henry James, The Others è una favola gotica che rimescola abilmente gli elementi drammatico-esistenzialisti in una cornice straordinariamente hitchcockiana.

27.2.17

CULT: Viale del tramonto (1950) di Billy Wilder

Di Alfredo Di Domenico

Considerato uno dei migliori film sul divismo, Viale del tramonto ha il merito di riportare alla memoria un mondo apparentemente lontano, quello della Hollywood degli anni '50, che risulta ancora molto recente. Si tratta dell'era divi del cinema considerati come delle divinità, che conducevano uno stile di vita sfrenato, regale e talvolta sconsiderato, divenuti poi relitti abbandonati e aggrappati al loro glorioso passato. Testimone di questo mondo scomparso e di questo modo di vivere è Norma Desmond che conduce uno stile di vita di funereo, decadente, ma conserva ancora un fascino altisonante, sublime, circondato da un aura di mistero e nostalgia.

25.2.17

CULT: Moulin Rouge! (2001) di Baz Luhrmann

Di Gabriele La Spina

Presentato al Festival di Cannes nel 2001, il film di Baz Luhrmann divise la critica che si ritrovò di fronte a uno spettacolo imprevedibile, che per chi ne rimase conquistato era definibile innovativo mentre a chi fece storcere il naso sembrò fallimentare. Nessuno avrebbe mai pensato che Moulin Rouge! non solo sarebbe stato il primo musical dopo 10 anni ad essere nominato come miglior film agli Oscar, ma che con gli anni sarebbe divenuto un fenomeno di culto influenzando generazioni di cinefili.

13.2.17

CULT: Gummo (1997) di Harmony Korine

Di Gabriele La Spina

Film emblema del cinema indipendente, Gummo è l'esordio alla regia di Harmony Korine, anche sceneggiatore della pellicola. Presentato nel 1997 al Festival di Venezia, il film divise nettamente la critica, sollevando non poche polemiche, ma Korine è in realtà un moderno Todd Browing, il cui obiettivo non è lo scandalo, bensì l'indagine. Definito da Werner Herzog: "La voce di una generazione."

6.2.17

CULT: Alien (1979) di Ridley Scott

Di Gabriele La Spina

Insieme a 2001: Odissea nello spazio del 1968, Alien rappresenta uno dei punti più alti del cinema fantascientifico dello scorso secolo. Potrà sembrare ardito paragonare Stanley Kubrick a Ridley Scott, eppure quest'ultimo ha dato vita ad alcuni dei personaggi più iconici del cinema. Suo anche Blade Runner (1982) altro esponente di culto del genere scifi, che seguì di qualche anno il successo di Alien. Nonostante le similitudini tra il 2001 di Kubrick (basti pensare al paragone tra i computer Mother e HAL 9000), fu lo scrittore A. E. van Vogt ad accusare Dan O'Bannon e Ronald Shusett di aver plagiato il suo racconto "Discord in Scarlet". Ma la fonte di ispirazione per Scott fu in realtà del tutto italiana, con il film del 1965, Terrore nello spazio di Mario Bava.

3.2.17

SCULT: La notte brava del soldato Jonathan (1971) di Don Siegel

Di Gabriele La Spina

Definito da Don Siegel, regista degli storici L'invasione degli ultracorpi (1956) e Fuga da Alcatraz (1979), come il film preferito della sua carriera, The Beguiled, in Italia approdato con l'improbabile titolo La notte brava del sondato Jonathan, è il southern gothic che non ci si aspetta, sotto le mentite spoglie di un western. Ed è forse questa la motivazione per cui alla sua uscita nelle sale il film fu un gigantesco flop per la Universal, artefice di un pessimo marketing sponsorizzando la pellicola come l'ennesimo western con Clint Eastwood (qui anche produttore), cosa che The Beguiled non è affatto. 

30.1.17

CULT: Suspiria (1977) di Dario Argento

Di Edoardo Intonti

In occasione del suo 40° compleanno ritorna nelle sale italiane (dal 30 gennaio al 1° febbraio) Suspiria. Tra gli estimatori di Dario Argento, ma anche tra i profani del genere, è dura arrischiarsi a giudicare quale fra i film del regista romano sia da considerare il suo più grande capolavoro. Si tende generalmente a segnalare Profondo rosso, oppure il film in questione, primo della trilogia delle madri (ispirata al libro "Suspiria De Profundis" di Thomas de Quincey), diventato in pochi anni uno dei film horror più apprezzati in Italia e all'estero, e fonte d'ispirazione ancora oggi per registi contemporanei del livello di Nicolas Winding Refn.

23.1.17

SCULT: Mammina cara (1981) di Frank Perry

Di Gabriele La Spina

L'alto indice di popolarità tra il pubblico e il parere per la maggior parte positivo della critica donano una sorta di immortalità alla pellicola, tramandandola di generazione in generazione. Anche se i cult spesso sono anche film rivalutati col tempo, esistono casi di pellicole divenute famose per la loro bruttezza, ma per qualche strana ragione iconiche tanto quanto i capolavori ben più riconosciuti. Gli scult non sono altro che pessime pellicole, che riescono comunque a lasciare un segno nello spettatore e rimanere indelebili nella sua memoria. Un caso di questi è Mammina cara, forse una delle pellicole scult più citate, rinnegata dalla sua stessa attrice protagonista, un capolavoro di trash da cui è impossibile distogliere lo sguardo.

19.1.17

CULT: Che fine ha fatto Baby Jane? (1962) di Robert Aldrich

Di Gabriele La Spina

I ritagli delle prime pagine di vecchi numeri di Variety, bagnati da gocce di whisky misti alle lacrime di una vecchia attrice fallita, sono il lugubre simbolo e fil rouge del film del 1962, Che fine ha fatto Baby Jane? di Robert Aldrich. E chissà quanto di personale c'era nell'incredibile interpretazione di Bette Davis, nel ruolo della protagonista Jane Hudson. Una pellicola divenuta di culto sia per le performance delle sue protagoniste, sia per le dicerie scaturite dal backstage, sulla celeberrima rivalità tra la Davis e l'intramontabile diva Joan Crawford. 

2.1.17

CULT: Occhi senza volto (1960) di Georges Franju

Di Gabriele La Spina

Produzione italo-francese, Occhi senza volto (titolo originale Les yeux sans visage) è una pellicola accolta malamente alla sua uscita nelle sale nel 1960, forse eclissato dallo stupefacente successo di Psyco di Alfred Hitchcock nello stesso anno. Il regista Georges Franju vide il suo film etichettato dalla critica come un film di cattivo gusto e saturo di violenza. Celebre l'affermazione della scrittrice Isabel Quigly che lo definì: «Il film più malato che abbia mai visto». Con il tempo però Occhi senza volto è stato nettamente rivalutato dalla critica e ad oggi è entrato nell'olimpo dei cult senza tempo.

23.12.16

CULT: Freaks (1932) di Tod Browning

Di Gabriele La Spina

Tornato nei cinema italiani a partire dallo scorso mese grazie alla rassegna "Il cinema ritrovato" della Cineteca di Bologna nella sua versione restaurata e priva di tagli, il capolavoro di Tod Browning rientra nella cerchia di quei film marchiati come "maledetti", per il loro travagliato percorso di diffusione che erroneamente potrebbe essere direttamente collegato all'entità della pellicola. Al contrario Freaks è un film di puro genuino verismo, caduto vittima del bigottismo occidentale.