Bradley Cooper sul perché rifiutò di girare ‘A Star Is Born’ diretto da Clint Eastwood con Beyoncé

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Di Gabriele La Spina

Se A Star Is Born è ad oggi uno dei titoli più chiacchierati della stagione, tra i più applauditi dalla critica americana, è anche grazie al tour de force di Bradley Cooper, nelle nuove vesti di regista oltre che di attore. Per Cooper non si tratta tuttavia soltanto di un’ulteriore prova artistica, bensì di uno dei personaggi che più attendeva di interpretare nella sua carriera. 

Ci sono sempre stati sei tipi di personaggi che ho sempre pensato di voler interpretare nella mia vita“, spiega Cooper, “e uno di loro è un musicista“. A questo si aggiungono il protagonista di The Elephant Man, interpretato dall’attore a Broadway, quello di un soldato, in American Sniper, di uno chef in Il sapore del successo. E gli altri due? Sembra non volerli ancora rivelare.
In questa intervista a New York Times, Cooper rivela i retroscena di quello che è probabilmente il film più importante della sua carriera. A Star Is Born sarebbe infatti dovuto essere stato girato già nel 2011, quando il regista Clint Eastwood contattò Bradley Cooper per il ruolo da protagonista, un ruolo che rifiutò. “Sapevo che avrei fatto in modo di rendere al meglio ciò che era quel personaggio, ma sapevo anche di non aver ancora vissuto abbastanza per poterlo interpretare, lo sapevo“. Ad affiancare l’attore ci sarebbe stata inoltre la cantante Beyoncé nel ruolo oggi affidato a Lady Gaga.
Nel 2015 tutto cambiò, e Cooper capì di poter essere Jackson Maine. La preparazione per il personaggio non è stata delle più semplici, l’attore non doveva limitarsi alla lettura del copione, dovendo suonare chitarra e pianoforte, nonché cantare, oltre che stare dietro la macchina da presa. Ma importante è stata anche la ricerca di una co-star che fosse adatta al ruolo, e che sapesse anche cantare. La stessa inclusione di Lady Gaga, ha poi ispirato l’attore: “Il mondo doveva combaciare con lei, perché se quel mondo non fosse stato autentico, con un personaggio simile, avrebbe distrutto tutto il film. Sapevo che dovevo letteralmente diventare autentico, e il film doveva assomigliare al vero“.
A Star Is Born racconta dell’autodistruzione di una celebrità, e lo stesso Cooper è una celebrità. L’attore però non vuole rilevare quanto di autobiografico ci sia nella sua performance. “Le storie contenute in questa storia, provengono da un posto personale molto profondo e questo è l’unico modo in cui so comunicare con molte persone“, l’attore e regista spiega: “Non so chi sia Martin Scorsese come essere umano, e non voglio saperlo, ma sento che i suoi film sono molto personali e la mia impressione è che provengano da un suo posto molto personale“.
E la mia speranza è che – e questo è il punto dell’arte – nel creare questa storia tu abbia imparato molto su di me“.
A Star Is Born arriverà nelle sale italiane il prossimo 11 ottobre.

Fonte: The New York Times


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