Di Simone Fabriziani
La decisione della NBC è la punta dell’iceberg di scandali ed accuse ai membri e all’organizzazione della Hollywood Foreign Press Association scoppiata definitivamente nel febbraio 2021, quando un reportage del Los Angeles Times sottolineava come alcuni membri erano soggetti a facile corruzione, mentre era piuttosto eloquente che tra gli 87 membri non era presente alcun critico cinematografico afro-americano.
Il bollente articolo del Los Angeles Times del 21 febbraio 2021 aveva rivelato che, insieme alle accuse di totale mancanza di trasparenza del voto, l’organizzazione aveva votato per non assumere un consulente per la diversità etnica sulla scia delle proteste del Black Lives Matter la scorsa estate, e aveva rifiutato di partecipare alle conferenze stampa per “Bridgerton”, “Girls Trip” e “Queen and Slim”, tra gli altri, tutti titoli con cast prevalentemente all-black.
Negli ultimi giorni, molte star di Hollywood come Scarlett Johansson, Mark Ruffalo e Tom Cruise (che ha riconsegnato le tre statuette vinte in passato per protesta) hanno espresso il loro dissenso nei confronti della HFPA, e adesso major come Warner, Netflix e Amazon Studios hanno reciso i rapporti di partnership e lavorativi con l’organizzazione: per l’edizione 2022, non invieranno le loro serie e i loro lungometraggi.
Aspettando la lunga riforma interna dell’organizzazione della Hollywood Foreign Press Association, l’industria cinematografica americana la ha messa in pausa.
Fonte: IndieWire
