Di Dario Ghezzi
Tommy Saunders è un poliziotto che sta cercando di riabilitare se stesso agli occhi della società. Viene chiamato a fare servizio d’ordine durante l’annuale maratona di Boston. Quel giorno, però, qualcosa è destinato a cambiare per sempre la sua vita e quella di milioni di americani. Infatti, due attentatori islamici sono intenzionati a fare una strage e fanno scoppiare due ordigni in piena manifestazione. Inizierà una caccia all’uomo per tutta la città.
Peter Berg firma Boston-Caccia all’uomo con protagonisti Mark Wahlberg, Kevin Bacon, John Goodman e Michelle Monaghan e lo fa non limitandosi a fare una cronaca dei fatti accaduti ma rappresentando e raccontando le emozioni vissute da tutti i loro protagonisti. Il regista riesce a mostrare in modo chiaro la potente forza di volontà dei cittadini di Boston nel voler assicurare i due malviventi alla giustizia. Non a caso, il titolo inglese è Patriot’s day che risulta più altisonante e che traduce la speranza e il coraggio di un’intera comunità.
La pellicola è ricca di particolari, le scene degli attentati sono state ricostruite minuziosamente per evidenziare la task force per identificare i responsabili di uno degli attentati terroristici più gravi su suolo americano. Il regista ha parlato di un “film sull’eroismo civico, una storia che chiedeva di essere raccontata”. In effetti, oltre alla storia di Saunders si intrecciano tante altre vicende che danno vita a un racconto corale dove paura, speranza e rinascita si intersecano tra di loro.
Boston-Caccia all’uomo restituisce a pieno la tensione che ha tenuto in sospeso la città e le vite di migliaia di persone. La pellicola è intensa, ben recitata, capace di far restare il pubblico sul filo del rasoio.
Spettacolari le scene delle esplosioni (non girate nel luogo del vero traguardo della maratona per rispetto alle vittime) e degli inseguimenti ai due attentatori. Cariche di emozioni e al cardiopalma quelle del sequestro del giovane Dun Meng. Un film per tutti che fa riflettere e commuove.
VOTO: 7/10