HOTEL TRANSYLVANIA 2- La Recensione

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Di Emanuele D’Aniello

Più personaggi, più colori, più divertimento, più tutto. Questa è solitamente la ricetta di moltissimi sequel, ancor di più se parliamo di un sequel animato, e infatti è la ricetta che applica pure Hotel Transylvania 2, seguito del fortunato film di tre anni fa che ha sbancato i botteghini e rilanciato la Sony Pictures nel campo dell’animazione. Il film riprende la storia – poi la avanza subito tramite numerosi salti temporali – esattamente da dove terminava il primo film: Mavis, la giovane vampira figlia del Conte Dracula, si sposa finalmente con l’umano Jonathan presso l’hotel dei mostri; quando i due hanno il primo figlio, inevitabilmente maschio, tutti si chiedono se sarà umano o vampiro, a cominciare dal “nonno” Dracula, preoccupatissimo che l’amato nipote possa non ereditare i suoi canini da vampiro. 


Insomma, se il primo film era tutto concentrato nell’ovvio contrasto tra mostri e umani e nell’impossibile convivenza tra i due mondo, elemento scatenante di tutte le gag, qui il tema di fondo diventa quello dell’accettazione del diverso. Un tema pure importante, molto allegorico e soprattutto contemporaneo se pensiamo bene alla società in cui viviamo. Ma un tema simile, in un film che si chiama Hotel Transylvania 2 e viene dalla Sony Animation, pur essendo presente rimane solo un rumore di sottofondo. Quello che conta è il divertimento, e Hotel Transylvania 2 diventa quindi un film – e questo lo distacca dai migliori prodotti Dreamwork e da tutta la filmografia Pixar, per fare esempi vicini – dal tema adulto ma totalmente dedicato ai bambini, con un umorismo semplice e prettamente infantile. Quello che cambia però di significativo nel passaggio dal primo film a questo secondo capitolo, è un’aggiunta chiave in fase di scrittura: Adam Sandler.


Se nel film di tre anni fa il popolare attore comico prestava soltanto la voce al personaggio di Dracula, ora Sandler, forse inebriato dalle chance di rinascita professionale che gli offre filone animato dopo i recenti e pesanti flop in live action, ha preso in mano le sorti della storia passando alla sceneggiatura. Rimane quindi il tocco visivo e coloratissimo del regista Gendy Tartakovsky, e infatti l’animazione è splendida ed i disegni dei personaggi sono divertimenti già alla vista, ma questo Hotel Transylvania 2 è a tutti gli effetti un film alla Adam Sandler. Complice non a caso la presenza come doppiatori dei suoi soliti amici fuori e dentro lo schermo (David Spade, Kevin James, Steve Buscemi), la lunga parte centrale del film pare quasi una versione animata di Un Week-end da Bamboccioni, con tutte le gag fondate sul contrasto tra i mostri ormai anziani e fuori dal tempo con mondo moderno popolato da giovani vampiri, perfettamente integrati.  C’è da dire, l’esperimento sulla carta ibrido funziona più di quanto si potesse pensare, perchè Sandler ovviamente deve azzerare le volgarità e incastrare il suo umorismo semplicistico in un contesto infantile, e trovate basilari (il navigatore dei mostri ad esempio, oppure l’onnipresenza degli smartphone che trasforma gli zombie in nuovi “zombie moderni”) diventano fulminanti.

Certo, Hotel Transylvania 2 non è paragonabile ai già citati film d’animazione Dreamworks e Pixar, ma ha il coraggio di essere dichiaratamente “solo per bambini” e non ha la pretesa di puntare ad altro. Quindi come cartone animato diverte molto, e come film di Adam Sandler è il suo migliore da Zohan, direi. Alla fine, tutti felici e contenti.

VOTO: 3/5

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