Mike Wazowski/Billy Crystal in una scena del film d’animazione |
Di Simone Fabriziani
Iniziamo con il porci la domanda fondamentale prima di cominciare: era veramente necessario un Prequel che raccontasse le avventure “universitarie” dei tanto amati protagonisti di quel gioiello di animazione che era “Monsters and Co.”?
No.
Il film riesce tuttavia a camminare sulle proprie gambe grazie ad una storia fresca, originale e assolutamente divertente?
Si, ed è qui che si incentra il maggior pregio e allo stesso tempo maggior difetto di questo buon prodotto Disney/Pixar…Continua
Tutto inizia con il piccolo Mike Wazowski (Billy Crystal) e il suo sogno della vita, diventare uno dei più grandi Spaventatori nella storia di Mostropoli; peccato che il buffo e monocolo Mike non faccia paura a nessuno nonostante abbia un gran cuore; salto temporale e ci ritroviamo più in la con gli anni nel momento dell’entrata nella prestigiosissima Monsters University, l’accademia per eccellenza per ogni mostro che si rispetti! Sarà proprio qui che Mike farà la conoscenza di tantissimi e divertenti quanto variopinti personaggi, tra cui il suo futuro amico per la pelle, James P. Sullivan (John Goodman)…
Diretto dall’esordiente (almeno nei lungometraggi d’animazione) Dan Scanlon, il nuovo lungometraggio d’animazione Pixar viaggia felicemente tra le acque della leggerezza, dell’originalità, dei personaggi variopinti ed irresistibili nonostante non possegga una struttura narrativa di ferro; se l’avvicendarsi delle prove che i protagonisti dovranno affrontare con la loro “confraternita” per passare ogni turno alle simpatiche “Spaventiadi” organizzate dalla University ricorda (in)volontariamente le tre prove che affronta l’occhialuto protagonista in “Harry Potter e il Calice di Fuoco”, il resto lo fanno le splendide caratterizzazioni di ogni singolo nuovo (e vecchio) personaggio che si avvicenda per tutta la durata della pellicola animata, ed è qui che il Team Pixar, seppur in maniera già di partenza meno incisiva come ci si poteva aspettare, centra di nuovo il segno: se è pure innegabile il lavoro di realizzazione visiva del film (particolarmente di nota le straordinarie sequenze dedicate alla presentazione della University e dei suoi barocchi spazi), è tuttavia vero che lo scavo psicologico dei protagonisti non è da meno, anzi è il cuore pulsante del film, quello che permette anche allo spettatore più smaliziato di “tifare” per i cari vecchi Mike e Sully nonostante un certo “Monsters&Co.” di circa 12 anni fa…
Innovazione tecnologica dunque, ma stessa, amorevole cura per i personaggi e la loro anima, le loro azioni, Prequel con tanti personaggi già noti, ma allo stesso tempo una piacevole e freschissima avventura per tutta la famiglia che riesce pur nel suo massimo limite (quello di non riuscire già in partenza a superare qualitativamente il suo diretto predecessore) a fare il suo dovere: divertire, stupire, emozionare, affezionarsi ai personaggi soprattutto grazie ad un finale quasi “circolare” nei confronti della pellicola del 2001 che ci riporta un pò indietro nel tempo, proprio quando la Pixar era ancora in procinto di sfornare alcuni dei suoi più grandi capolavori, senza indulgere troppo in seguiti vari più o meno riusciti (si, parliamo di te, Cars 2!), in attesa di nuovi lungometraggi dal soggetto originale che, già lo speriamo, saranno nuove pietre miliari del cinema d’animazione.
VOTO: 3/5