Le Recensioni di Awards Today: Rush

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Nella foto: Chris Hemsworth e Daniel Bruhl nel film di Ron Howard
Se mi chiedessero se esiste nella Storia del Cinema il genere “sportivo” risponderei di no, troppi pochi casi veramente degni nota, salvo alcune rare, fruttuose eccezioni. A memoria collettiva il primo film con sfondo sportivo che torna in mente è sicuramente il leggendario “Momenti di Gloria” di Hugh Hudson (vincitore nel 1982 di ben 4 Premi Oscar incluso Miglior Film), mentre a memoria recente il ricordo va di sicuro a quel gioiellino poco conosciuto che è “Il Maledetto United” di Tom Hooper (si, proprio il regista Premio Oscar per “Il Discorso del Re”) incentrato sulla vita pubblica e privata di Brian Clough, storico allenatore calcistico dello United britannico; “Rush” di Ron Howard rientra di diritto nel club esclusivo dei migliori film a sfondo sportivo mai realizzati…Continua

Il film nasce dall’idea dell’ottimo sceneggiatore Peter Morgan (già collaboratore con Howard in “Frost/Nixon”, scrittore di film come “The Queen”, “L’Ultimo Re di Scozia”, “Hereafter” e appunto “Il Maledetto United”) di realizzare un film che si soffermasse sui retroscena inediti ed umani della leggendaria rivalità fra i due piu grandi pilori di Formula 1 della storia, James Hunt (Hemsworth) e Niki Lauda (Bruhl) lasciando soltanto le corse automobilistiche come ideale sfondo metaforico delle loro disfatte e delle loro glorie; ed il punto di forza del film sta appunto nella sceneggiatura ad orologeria del film, frenetica ed adrenalinica nei (bellissimi peraltro) momenti delle varie Gare automobilistiche e poi perfettamente inquadrata nella caratterizzazione psicologica dei due rivali grazie a pochi ma efficacissimi flashback sulla vita dei protagonisti. 
A fare da grande cornice ci sono una sapiente regia esplosiva di Ron Howard che conferma ancora una volta di saper egregiamente gestire film di diverso budget e tematica come pochi cineasti nel panorama odierno ed un montaggio forsennato ed avvincente; discorso a parte meriterebbero i due protagonisti: da una parte c’è Chris Hemsworth/James Hunt, perfetto donnaiolo e campione di Formula 1 dall’anima ribelle, dall’altra Daniel Bruhl/Niki Lauda, campione austriaco severo, preciso, indulgente e competitivo che, come ci ha insegnato tristemente la Storia, pagherà il prezzo dell’eterna competizione con Hunt con un terribile incidente automobilistico ed il volto sfregiato (notevole il lavoro del trucco sul volto di Bruhl, perfetto Lauda non solo nelle parole e nell’aspetto ma anche nei piccoli gesti).
Grande cinema di intrattenimento dunque, ma anche grande lavoro di introspezione psicologica dei due eterni rivali in corse automobilistiche, un mirabile connubio cinematografico tra pellicola d’autore e grande cinema delle masse per raccontare la storia di due uomini “larger than life” che per anni si sono dati la caccia con estrema e mirabile cocciutaggine finendo di diritto nelle pagine della Storia contemporanea.
Piccola Chicca: Alla seconda collaborazione con Ron Howard (dopo “Angeli e Demoni”) il nostro Pierfrancesco Favino veste brevemente i panni del pilota Clay Regazzoni.
C.R.
VOTO: 3,5/5

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