Di Massimo Vozza
Sono passati tre anni dall’ultimo film degli X-Men, prodotto precedentemente all’acquisizione della Fox da parte della Disney, e, incredibilmente, durante le riprese di quell’insuccesso nacque una collaborazione, i cui risultati adesso ci vengono proposti in sala.
Jessica Chastain, in Dark Phoenix l’antagonista dei mutanti Marvel, propose al debuttante regista (ma navigato sceneggiatore e produttore, soprattutto di blockbuster) Simon Kinberg un film di spionaggio al femminile sul filone di Mission: Impossible e 007. Fin qui tutto giusto e onorevole, soprattutto perché Chastain sa, anche dall’esperienza di produttrice, quanto i film d’azione con protagoniste donne e che si rivolgono a un target che include principalmente le donne stesse scarseggino e quanta difficoltà abbiano, se realizzati, a trovare il medesimo riscontro da parte di pubblico e critica di quelli dove il testosterone abbonda. Ma il cinema non può essere fatto solo di buone intenzioni.
Secret Team 355 è sicuramente un film che intrattiene, dal ritmo incalzante e con un cast da far invidia a chiunque nell’ambiente, tra premi Oscar (tre), nomi di richiamo internazionale e interpreti già pratici nei film di genere che incassano al botteghino, eppure troppo non funziona, a partire dalla scrittura: la storia pare essersi sviluppata con l’automatico e quindi il già costo ne fa da padrone, il che causa non pochi problemi, in particolare se si va a predire con assoluta certezza ogni singolo colpo di scena. Se a un banale plot (a tratti pure scadente) per un film d’azione con solitamente protagonisti maschili sostituisci questi con protagoniste femminili il plot rimarrà in ogni caso banale. Certo, nella costruzione dei personaggi il loro essere donna ha un certo peso (e grossomodo per ognuna diverso) ma il film non permette mai di scavare a fondo e/o in maniera interessante in nessuna di loro, tanto che a restare è principalmente una serie di archetipi. Alla fine siamo pure contenti di vedere una donna figurare come co-sceneggiatrice di questo prodotto ma se si tratta della firmataria di flop universalmente riconosciuti come il Catwoman del 2004 la cosa non può essere che negativa.
La regia di Kinberg risulta incerta nelle scene all’aperto, soprattutto di inseguimento, mal camuffata da un camera perennemente traballante, ma godibile per la restante maggioranza del tempo; la gestione del tono che ha non poche divagazioni tra dramma e commedia tiene abbastanza bene con costanza e coerenza ma non eccelle mai, né nel tentare di divertire né nel provare a commuovere.
Lo stellare cast pare averci provato davvero nonostante i limiti dello script (le migliori Cruz e Nyong’o) ma più che altro viene da pensare che sia stato scelto solo per ragioni di incassi, conseguentemente alla mancanza di una sostanza vera e propria. Secret Team 355 insomma è un prodotto commerciale che non c’ha creduto davvero sin dall’inizio e il rischio di dover aggiungere un altro fallimento ai tentativi di creare un cinema d’azione al femminile purtroppo è già realtà.
Secret Team 355 debutta nelle sale italiane giovedì 12 maggio con 01 Distribution
VOTO: ★★