Di Marco Ascione
“Ticket to Paradise” co-scritto e diretto da Ol Parker (Mamma Mia! Ci risiamo) vede il ritorno della coppia George Clooney e Julia Roberts sul grande schermo. Dopo vent’anni dal primo “Ocean’s Eleven” che li vedeva protagonisti insieme i due tornano per far vivere allo spettatore grandi emozioni, dimostrando che la chimica tra due attori è il punto forte per un film di qualità.
“Ticket to Paradise” racconta di una coppia di divorziati (George Clooney e Julia Roberts) che dopo aver ricevuto l’invito al matrimonio da parte della figlia decidono di partire insieme per Bali, con l’obiettivo in comune di sabotarle la cerimonia nuziale. La sceneggiatura potrebbe risultare “banale” però questo non esclude che “Ticket to Paradise” sia la commedia romantica che tutti stavamo aspettando. Allegra e divertente riesce a regalare allo spettatore due ore di puro godimento e spensieratezza. Come ogni commedia romantica che si rispetti l’happy ending è alle porte senza farsi mancare quelle varie peripezie di cui sono protagonisti i nostri personaggi.
A partire dalla sequenza di apertura viene evidenziato come tutto il lungometraggio sia stato costruito sul duo George Clooney e Julia Roberts. Attraverso un montaggio parallelo viene presentata la coppia di divorziati facendo vedere le loro vite e mettendo in risalto il motivo che li ha portati ad allontanarsi: la paura di essere adulti. Il più delle volte vengono mostrate le loro azioni contemporaneamente, anche se avvengono in luoghi diversi, attraverso l’uso dello split screen, per meglio rimarcare come i due siano al tempo stesso lontani eppure così vicini. Il tema centrale del film è la crescita, il maturare insieme e il comprendersi per riuscire ad accettare se stessi e godersi il futuro.
Da un lato abbiamo Georgia Cotton, interpretata da Julia Roberts, che ha commesso l’errore di aver pensato di non essersi goduta abbastanza la propria adolescenza. Questo la porterà, infatti, a ricercare conforto da persone più giovani di lei come Paul, il pilota d’aereo, per rincorrere quell’età che crede ormai di aver perduto. Dall’altro c’è David Cotton, interpretato da George Clooney, che vive con il rimpianto di non aver fatto abbastanza per mantenere in vita il loro rapporto, “accettando” a grandi linee che tutto dovesse andare in questo modo.
Dal punto di vista registico risulta particolarmente interessante il modo in cui viene sottolineato il graduale riavvicinamento della coppia. Se all’inizio lo split screen teneva separati i due protagonisti, successivamente si vedrà come l’uno invaderà la parte di inquadratura dell’altra fino alla totale scomparsa dell’uso di questa tecnica. Molto potente in questo film è la struttura dei dialoghi, costruiti ad hoc sui loro interpreti: ne è un esempio la battuta in italiano di Clooney «Io parlo italiano» ; non può che far tornare alla mente la pubblicità di Nespresso Caffè. Questa affermazione può risultare ovvia dato che il punto forte di una commedia romantica sono proprio i dialoghi, tuttavia osservando quanto oggigiorno ci si concentri più sulla situazione imbarazzante o sulla singola “gaffe”, non è poi così scontato dare importanza alle battute recitate dai protagonisti.
Il film è stracolmo di momenti capaci di far ridere di cuore lo spettatore: difficile dimenticare la scena del “Beer-Pong” che vede sfidarsi la coppia di divorziati da un lato e i futuri sposi dall’altro. “Ticket to Paradise” è capace di donare al proprio pubblico due ore di felicità, proprio come “Mamma Mia!” al quale sembra ispirarsi. In alcuni momenti Ol Parker sembra anche esplicitare ai suoi spettatori le proprie influenze cinematografiche nella creazione della storia, come nella scena del matrimonio in cui poco prima di prendere i voti la futura sposa dice al suo fidanzato «Aspetta»: sembra quasi di udire Amanda Seyfried in lontananza dire «Non sposiamoci oggi».
Ol Parker centra il bersaglio e dà vita a quel tipo di commedia romantica che difficilmente passerà inosservata, in grado di far ridere e riflettere chiunque la vedrà. “Ticket to Paradise”, con la coppia vincente Clooney-Roberts, affiancata dai giovani Kaitlyn Dever (Booksmart) e Maxime Bouttier e con Billie Catherine Lourd, l’indimenticabile Chanel N.3, è nelle sale italiane dal 6 Ottobre, distribuito da Universal Pictures.
VOTO: ★★★★