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Di Daniele Ambrosini
A seguito della mancanza di diversità all’interno delle candidature dei BAFTA 2020, che non solo non hanno candidato registe donne, ma hanno anche escluso tutti gli attori di colore, asiatici e ispanici in corsa per il premio, il direttore del comitato dedicato al cinema dell’Accademia britannica, Marc Samuelson, ha dichiarato che verranno effettuati dei cambiamenti al processo di voto per garantire delle candidature più eque a partire dal prossimo anno.
Contrariamente a quanto succede per gli Oscar, tutti i 6500 membri dei BAFTA possono votare per le categorie attoriali, e non soltanto gli attori. Il primo cambiamento a cui fa riferimento Samuelson probabilmente sarà questo, far votare le singole categorie agli esperti del settore così da avere scelte più mirate, ma potrebbe non essere sufficiente. Da un paio d’anni a questa parte l’Academy per ovviare alla sua mancanza di diversità tra i votanti ha iniziato ad invitare un numero sempre crescente di maestranze straniere per le proprie votazione, incrementando così la diversità nella composizione delle varie commissioni; i BAFTA potrebbero seguire una strada simile, invitando nuovi membri appartenenti a gruppi sociali e etnici poco rappresentati all’interno dei propri branch.
Dalle candidature ai BAFTA 2020 sono stati esclusi interpreti di colore ed appartenenti a minoranza etniche che fino ad ora hanno ottenuto numerosi riconoscimenti come Lupita Nyong’o per Noi, Cynthia Erivo per Harriet, Eddie Murphy per Dolemite Is My Name, Jennifer Lopez per Le ragazze di Wall Street, nonché le performance in lingua non inglese di Antonio Banderas in Dolor y Gloria e di Awkwafina e Zhao Shuzen in The Farewell. Ritratto della giovane in fiamme e The Farewell, due film diretti da registe donne, tuttavia, sono rientrati nella categoria dedicata al miglior film straniero, mentre l’inglese For Sama, co-diretto dalla siriana Waad Al-Khateab, ha ottenuto tre nomination.
Fonte: IndieWire
