Di Dario Ghezzi
A Villa Biondi Beatrice Morandini Valdirana trascorre le giornate sentendosi una dama di un’altra epoca, indossa abiti nobili e osserva quello che la circonda. Peccato che Villa Biondi sia una casa di cura psichiatrica per sole donne e che Beatrice sia lì ricoverata dopo un esaurimento nervoso e una serie di eventi ad esso correlato. Un giorno, nella struttura arriva Donatella una ragazza dal passato tormentato. Le due stringeranno un’insolita amicizia nonostante le diffidenze di Donatella, che sarà coinvolta da Beatrice in una fuga on the road che le farà riflettere sulle loro scelte e la loro vita.
Questa, in breve, è la trama de La pazza gioia, il nuovo film di Paolo Virzì che crea un universo di figure femminili frastagliate, scisse, alla ricerca di una normalità che spesso è stata loro negata. Le due protagoniste diventano delle Bonnie e Clyde all’italiana in una fuga da loro stesse, dal loro passato e vivranno una serie di situazioni esilaranti con l’ingenuità della loro ‘follia’, si daranno alla pazza gioia. Così diverse, così uguali, Donatella e Beatrice diventeranno grandi amiche, indispensabili l’una per l’altra.
Impeccabile e coinvolgente l’interpretazione di Valeria Bruni Tedeschi, in grado di poter emozionare e divertire al tempo stesso con una naturalezza imprescindibile. Brava ma un po’ troppo caricaturale Micaela Ramazzotti, da circa un decennio ingabbiata nel ruolo della disadattata che contrasta, stridendo, con il suo status di first lady del cinema italiano. Regia calda e colorata di Paolo Virzì.
La pazza gioia è un commedia umana che riesce a mostrare come si possa e voglia sorridere anche in momenti di costrizione, di dolore. In una scena esilarante, viene chiesto alla due protagoniste se siano pazze e Beatrice risponde “Secondo alcune perizie sembrerebbe di sì”. Non sono pazze Beatrice e Donatella, lo sono diventate vagando nel mondo dei sani.
Paolo Virzì firma La pazza gioia con Francesca Archibugi che ha recentemente parlato di un film a molti strati, che racconta l’individualità di due donne che non si incontrano mai veramente.
VOTO: 3/5