Roma 2017: The Only Living Boy In New York – La recensione del film con Jeff Bridges e Kate Beckinsale

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Di Daniele Ambrosini

The Only Living Boy In New York è il secondo film diretto da Marc Webb ad arrivare nelle sale quest’anno, dopo Gifted – il dono del talento, in uscita nei cinema italiani il primo novembre. Appare ormai evidente la direzione che la carriera di Webb prenderà dopo l’abbandono dell’universo di Spider-Man, infatti questi due film segnano il suo ritorno ad un cinema più sentimentale.

Thomas Webb è il classico bravo ragazzo, da un po’ di tempo è innamorato di Mimi, una ragazza che non lo ricambia ma lo lascia sperare che prima o poi avrà una possibilità con lei. Un giorno un uomo stravagante e ficcanaso si trasferisce nell’appartamento accanto al suo, i due diventano subito amici e Thomas si sente a proprio agio a confidarsi con lui. Poco dopo scopre che il padre tradisce la madre, instabile e sotto farmaci, con una donna bellissima e più giovane di lui; non trovando il coraggio di parlare direttamente con suo padre, decide di andare a parlare con lei ed in breve tempo tra i due si instaura un gioco di seduzione che li porta ad iniziare una relazione all’insaputa del padre.
The Only Living Boy In New York è un dramedy romantico poco credibile, infarcito di luoghi comuni ed inutili frasi ad effetto, pieno di emozioni a buon mercato e soprattutto vuoto, privo di ogni reale contenuto. La colpa di questo disastro è tutta di Allan Loeb, già sceneggiatore del disastroso Collateral Beauty, che è riuscito a riportare in questo film tutti gli elementi peggiori dello script firmato per il film di David Frankel. Solo cliché e banalità, non ci si può attendere niente di diverso dalla penna di Loeb, che già dalle premesse pecca di totale mancanza di originalità: Thomas è un ragazzo proveniente da una famiglia benestante, e perciò snob, che sviluppa una personalità hipster pseudo alternativa per ribellarsi ai genitori, è un ragazzo la cui unica reale preoccupazione sono le ragazze, perché l’amore è tutto nella vita. Ed il film ha davvero poco altro da dire se non di seguire il proprio cuore. Ad interpretare il protagonista della vicenda è Callum Turner, che in fin dei conti è bravino ma è bloccato da un personaggio fastidioso e non particolarmente originale, ad affiancarlo troviamo un cast di tutto rispetto composto da Kate Beckinsale, Pierce Brosnan, Cynthia Nixon e Jeff Bridges.
The Only Living Boy In New York è un film pensato per le masse alla ricerca di storie emozionanti ma non particolarmente impegnative, un film irritante per quanto semplicistico.
VOTO: 4,5/10