Di Simone Fabriziani
Addio all’età di soli 63 anni all’attore italiano di cinema, tv e teatro Ennio Fantastichini, stroncato da una leucemia fulminante, a causa della quale era ricoverato da circa due settimane presso l’ospedale Federico II di Napoli.
Ennio Fantastichini lascia improvvisamente dietro di sé una eredità artistica importante e spesso troppo sottovalutata. Cinquanta film per il cinema, molta televisione tantissimo teatro; la sua carriera davanti la macchina da presa inizia nel 1982 con Fuori dal giorno di Paolo Bologna, a cui segue pochi anni dopo I soliti ignoti vent’anni dopo, a fianco di mostri sacri come Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni.
I ruoli della vita arrivano agli inizi degli anni ’90 con Porte aperte di Gianni Amelio, per il quale ottiene il Nastro d’Argento come attore non protagonista, l’indimenticabile Ruggero Cantalupi di Ferie d’agosto di Paolo Virzì, e la collaborazione con Ferzan Ozpetek , prima con Saturno contro (2007)e poi con Mine vaganti (2009), per il quale ottiene il David di Donatello come attore non protagonista.