Di Gabriele La Spina
Nelle scorse settimane abbiamo riportato che Amazon stava prendendo in considerazione la cancellazione dell’uscita nelle sale di A Rainy Day in New York, prossimo film di Woody Allen, il cui caso di molestie alla figlia Dylan Farrow è riemerso in questi mesi, con l’appoggio di molteplici attori che hanno lavorato con il regista tra cui Timothée Chalamet, Rebecca Hall, Marion Cotillard, Natalie Portman, Colin Firth e recentemente anche Kate Winslet, pentiti di aver lavorato con il regista.
Da The Hollywood Reporter arrivano nuove indiscrezioni sull’annullamento del contratto che legava Amazon ad Allen. La casa di distribuzione e produzione, che aveva già lavorato con il regista per tutti i suoi recenti progetti, dalla serie Crisis in Six Scenes all’ultimo Wonder Wheel, avrebbe dovuto dopo A Rainy Day in New York, occuparsi anche della distribuzione dei suoi quattro prossimi film. La rottura del contratto comporterà il pagamento di una grossa cifra al regista, anche se ogni mossa sembra rimandata all’assegnazione del posto lasciato dal capo Roy Price, artefice del contratto di Allen, anche lui accusato di molestie e per questo licenziato dai vertici.
Anche se il contratto con Amazon dovesse essere stracciato sembra che non sarà un problema per il regista, che continua a dichiarare la sua innocenza alle accuse della figlia. Allen avrebbe dichiarato di avere già dei finanziatori pronti per supportare i suoi prossimi progetti, tuttavia resta l’incognita del cast, in un momento in cui quasi tutti i suoi interpreti passati sembrano rinnegarlo, è chiaro che qualunque altra star di Hollywood ci penserà due volte prima di accettare una sua offerta per non lenire la propria immagine. Quando qualche giorno fa ai London Critics’ Circle Awards, la Winslet ha ritirato un premio alla carriera, ha velatamente affermato: “Non potrei essere qui stasera e non dire nulla su alcuni amari rimpianti che ho e delle decisioni sbagliate che mi hanno portato a lavorare con degli individui con cui non avrei voluto“.
Fonte: The Hollywood Reporter