Sono tutti personaggi che conosciamo già quelli di O. J. Simpson, interpretato da un sorprendente Cuba Gooding Jr., Robert Kardashian e Kris Jenner rispettivamente David Schwimmer e Selma Blair, ed è un ritrovato John Travolta a impersonare il controverso personaggio dell’avvocato Robert Shapiro. Un teatrino di marionette quello che lo stesso Ryan Murphy dirige nei primi episodi della serie che ha raccolto larghi consensi da parte della critica con un 97% su Rotten Tomatoes e dal pubblico, in 5 milioni a seguire il primo episodio poi mantenuti sui 3 milioni fino agli ultimi episodi della serie. Se in AHS assistevamo a una mescolanza di cliché della cultura horror, tra fantasmi, alieni, demoni, streghe, fenomeni da baraccone e infine vampiri, American Crime Story ci dimostra che i veri mostri non sono altro che i media. Non per casualità il sottotitolo di questa prima stagione è “The People v. O. J. Simpson”, un caso divorato dai media, ma prima di tutto dalla gente, quello dell’omicidio di Nicole Brown da parte della stella del football O. J. Simpson negli anni ’90. Tra manipolazioni, tranelli e dubbi veniamo catapultati nel retroscena di una vicenda ancora indelebile nella Storia degli USA. Tutto porterebbe a pensare che qui sia Cuba Gooding Jr. alias O. J. Simpson il vero showman della serie, ma sarebbe un grosso errore. Con grande sorpresa di tutti, fin dai primi 5 minuti del primo episodio della serie, è Sarah Paulson nei panni del procuratore Marcia Clark, ad avere tutti i riflettori puntati su di sé, con quella che è senza dubbio la più grande performance della carriera di questa sottovalutata attrice.
Why are you SO amazing @sarahpaulson? Tonight ep was unreal #PeoplevsOJSimpson #MarciaClark pic.twitter.com/SsOaCiucJn— Reese Witherspoon (@RWitherspoon) 9 marzo 2016
Personaggi come Julianne Moore, Cher, Zach Braff, Jessica Chastain, Ellen Pompeo, Angela Bassett, Debra Messing e molti altri oltre che Reese Witherspoon non hanno potuto fare a meno di esprimere su Twitter il loro stupore per l’interpretazione di Sarah Paulson. Come non ci stancheremo mai di affermare quanto la Paulson sia un talento completamente inutilizzato a Hollywood. L’attrice americana lavora nella televisione fin dagli anni ’90, concedendosi qua e là qualche minuscolo ruolo i diverse pellicole, è stato però nel 2011 con l’entrata nel cast di American Horror Story che il piccolo schermo ha trovato una nuova stella. Negli ultimi anni ha preso parte a grandi pellicole, 12 anni schiavo (2013) di Steve McQueen e Carol (2015) di Todd Haynes sono dei validi esempi, ma sono i ruoli regalati da Ryan Murphy nelle varie serie di AHS a rappresentare il meglio della sua carriera fino ad oggi. Perché non c’è personaggio che tenga di fronte a quello di Marcia Clark. Una semplice donna, in lotta contro un sistema sessista, in balia della solitudine e della voracità dei media e del popolo; quello di Marcia Clark è un personaggio unico che la Paulson rende in molteplici sfaccettature, momenti di forza, rabbia ed estrema fragilità e dolcezza, a dimostrazione del grande talento attoriale che risiede in questa fenomenale attrice, figlia di American Horror Story, figlia della televisione, forse priva del physique du rôle per primeggiare a Hollywood, ma capace di infiammare il piccolo schermo. E se il consenso da parte della comunità artistica, dei colleghi attori, non basta come certezza che il prossimo settembre Sarah Paulson trionferà agli Emmy, per poi passare ai Golden Globe e agli Screen Actors Guild, concludiamo con una scena tratta dall’episodio 6 della serie intitolato “Marcia, Marcia, Marcia” uno dei momenti più toccanti, in un serie che è come un continuo schiaffo in faccia, dove Marcia Clark depone le armi, ma solo per un attimo, prima di rialzarsi e dimostrare di che pasta è fatta.
American Crime Story sta andando attualmente in onda negli USA e si avvicina alla sua conclusione. In Italia verrà trasmessa dal 6 Aprile su FOX.