Di Simone Fabriziani
Se c’è un record che detiene il taiwanese Ang Lee è che probabilmente è e continuerà ragionevolmente ad essere uno dei cineasti non di lingua inglese più prolifici, amati e premiati della storia di Hollywood.
Non soltanto grandi sono stati i riconoscimenti internazionali ai più prestigiosi Festival cinematografici (i due Leoni d’Oro per Brokeback Mountain e Lussuria parlano piuttosto chiaro), ma anche ben tre Premi Oscar: uno non individuale per il Film Straniero al suo capolavoro La Tigre e il Dragone, gli altri due per la Miglior Regia per i notevoli “I Segreti di Brokeback Mountain” e Vita di Pi, quest’ultimo realizzato con un uso pionieristico della tecnologia del 3D.
Alla fine del 2016 Lee torna dietro la macchina da presa con quello che è stato già definito l’”anti-American Sniper”; tratto dal romanzo omonimo di Ben Fountain Billy Lynn’s Long Halftime Walk approderà nelle sale italiane dal prossimo 10 Novembre, in pieno periodo pre-Awards Season e siamo sicuri che cambierà radicalmente il punto di vista statunitense sui propri soldati inviati sul fronte iracheno in una storia di sofferenza, riscatto e grande umanità contro una nazione che fa del patriottismo l’altra faccia della medaglia, quella che più sarà messa in discussione.
Nel cast l’esordiente Joe Alwyn, l’onnipresente Kristen Stewart, e gli inediti Vin Diesel e Steve Martin: