Cannes come Venezia: Thierry Fremaux dice no al festival online

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Di Daniele Ambrosini
Thierry Fremaux, delegato generale e direttore artistico del Festival di Cannes, ha dichiarato, un po’ sulla falsariga di quanto detto in precedenza da Alberto Barbera, direttore della Mostra di Venezia, che se non si dovessero trovare nuove opzioni per il regolare svolgimento della manifestazione, il festival salterà, e non passerà online come il Tribeca o l’SXSW di Austin. 

Per Cannes è un modello che non funzionerebbe. Che cos’è un festival digitale? Una competizione digitale? Dovremmo cominciare con il chiedere ai detentori dei diritti se sono d’accordo“, ha dichiarato Fremaux. “Un film di Wes Anderson o di Paul Verhoeven su un computer? Vedere per la prima volta Soul o Top Gun 2 in un luogo diverso da un cinema? Questi film sono stati rimandati proprio per essere proiettati su un grande schermo, perché dovremmo volerli mostrare prima su un device digitale?“.
Fremaux è da tempo un sostenitore della sala, nota è stata la decisione del festival di non ammettere i film di Netflix in concorso poiché la loro release day and date non rispettava le finestre di distribuzione che garantiscono un periodo di esclusiva alle sale cinematografiche, perciò la sua avversione a un festival online, dove i film verrebbero visionati tramite computer e smartphone, è più che comprensibile. 
I registi di questi film sono guidati dall’idea di mostrare i loro film sul grande schermo e condividerli con altri ad eventi come i festival, non dall’idea che finiscano su un iPhone“, ha poi aggiunto. “Se tutti i festival dovessero essere cancellati, dovremmo pensare a un modo di mostrare i film, di evitare di sprecare un anno di lavoro, ma non credo che un improvvisata e precaria edizione alternativa di Cannes o Venezia – destinata ad essere dimenticata – sarebbe la soluzione“.
Al momento il festival è stato rimandato a data da destinarsi, vista l’impossibilità di usufruire delle prestabilite date di maggio. Si pensa a una data tra giugno e luglio, nel periodo estivo, così da evitare la competizione con i festival autunnali come Venezia e Toronto, ma non è detto che questa opzione sia praticabile, per scoprirlo, dovremmo aspettare che l’attuale pandemia globale si avvicini, quantomeno, alla fine.

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Fonte: Variety


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