Caratteristi nell’ombra: Harriet Sansom Harris

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Di Gabriele La Spina

Colei di cui oggi parliamo, è forse una delle caratteriste più invisibili del panorama cinematografico e televisivo, e paradossalmente una delle più comunicative, artefice di efficaci performance senza la quale i protagonisti della storia non avrebbero alcun motore emozionale. Si tratta di Harriet Sansom Harris, classe 1955, un nome che poco vi dice, ma che proprio in questi giorni avete visto in una delle pellicole più importanti della stagione: Il filo nascosto.

È nel film di Paul Thomas Anderson, su una storia d’amore malata al limite del morboso, nonché sulla figura idolatrata dello stilista Reynolds Woodcock, che la Harris interpreta il ruolo di Barbara Rose, una facoltosa donna della borghesia inglese, che soffre di evidenti disturbi mentali, e per il suo secondo matrimonio chiede la realizzazione di un ricercato abito di Woodcock, come accade di consueto nella pellicola. L’attrice offre la performance più empatica della pellicola, superando per intensità la nominata all’Oscar, Lesley Manville nell’algido ruolo di Cyril, ed eguagliando un mostro sacro come Daniel Day-Lewis. Personaggio al limite del grottesco, una delle tante testimonianze della società laccata e ipocrita descritta da Anderson. In molti sono rimasti colpiti dall’interpretazione dell’attrice, ma in pochi sapevano riconoscerla per il suo nome. 
Eppure la Harris, ha avuto uno dei ruoli chiave di una delle serie più iconiche del piccolo schermo: Desperate Housewives. Nella serie giunta al termine, sette anni fa, interpretava il ruolo malsano di Felicia Tilman, ossessionata dalla morte della sorella, facendo di tutto per incastrare il cognato, e travolgendo anche le stesse protagoniste. La sua espressività che sembra celare sempre un secondo fine, una menzogna o una cattiva intenzione, la rende perfetta interprete per i ruoli da outsider. 

Nel corso degli anni ha però preso parte a diverse pellicole, oggi ancora celebri, in ruolo poco congeniali alle sue capacità, stereotipi della “madre velenosa” o dell’infermiera o receptionist di turno; era infatti nello scult La famiglia Addams 2 ma anche in Memento di Christopher Nolan, nell’incisivo ruolo di Mrs. Jankis; nelle serie X-Files, Ally McBeal e Frasier.
Fortunatamente per la Harris, una casa appropriata è stata per lei il teatro, dove ha interpretato il revival del musical di Jerome Kern, il musical Cry Baby, Tartuffe e Mama. Il teatro le ha portato la vittoria del Tony Award nel 2002 per il suo ruolo nel musical Thoroughly Modern Millie.

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